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lazio caicedo
, 12 Marzo 2021

Considerazioni sparse post Lazio-Crotone (3-2)


Tre punti per la Lazio, firmati dall'uomo del destino: Felipe Caicedo.


- La partita alle 15 di venerdì è davvero una cosa strana, specie se si considera che è stata anticipata a quest'ora per via della partita del Sei Nazioni della Nazionale di Rugby (candidata fissa al cucchiaio di legno) perchè quest'ultima non ha un impianto a lei dedicato. E ciò la dice lunga sullo stato dello sport in questo paese. Chiunque l'abbia guardata dall'ufficio ha sicuramente emulato le gesta del Rag. Filini, con radio nascosta in bocca, del Geom. Calboni e consorte, incinta di 9 pollici e del Rag. Fantozzi costretti a vedere la nota pellicola del Maestro Sergej Michajlovič Ėjzenštejn piuttosto che godersi in santa pace una partita di pallone;

- Pronti, via: la Lazio a testa bassa, crea, occupa campo, allarga il gioco con un redivivo Radu. La manovra è fluida tanto da portare alla marcatura di Milinkovic, in bello stile. Trascorso non troppo tempo, però, l'ormai abitueè del gol, Simy, ne realizza uno che per molti versi ricorda (mi verrà perdonato il paragone) quello di Ronaldinho contro il Chelsea: mezza punta esterna con palla nell'angolo. Ok quella di Dinho era classe, il suo è stato uno spunto creativo, volendo edulcorare ciò che ne avrebbe detto il Commendator Catellani. Dopo un momento di abbattimento, però, la Lazio torna immediatamente avanti nel punteggio con Luis Alberto ormai più avvezzo alla rete che all'assist (ancora a 0 quest'anno);

- Il canovaccio parrebbe scritto e definito, facendo prefigurare un secondo tempo scialbo e dedito al leziosità e possesso palla, quando Fares decide di dare brio al match pestando un pitagorico in area. Simy, con calma olimpica, realizza il suo dodicesimo gol in campionato. Dì lì in poi si assiste ad un assalto alla porta crotonese degno più dell'armata brancaleone che di una squadra dedita al bel gioco. Emblema di ciò che potrebbe essere è un rimpallo sulla trequarti che, dal piedone di Patric, scivola lentamente verso la bandierina, parendo uscire ma finendo amaramente in calcio d'angolo. Ma l'uomo del destino si manifesta. Caicedo graffia di destro improvvisamente, stoppando una blanda conclusione di Escalante e tirando forte nella porta pitagorica. 3-2. Tre punti grondanti sangue per la Lazio, ma quello dei tifosi;

- Lato Lazio, bene Radu, propositivo, Savic, benchè con qualche sbavatura in fase realizzativa. Luis Alberto, sempre al centro dell'azione. Male, invece, Fares che pare vagabondare nel campo, Reina, che sul primo gol di Simy avrebbe potuto essere più reattivo e Immobile che, dopo un primo tempo quasi ai suoi livelli condito da un assist, scompare lentamente;

- Lato Crotone: squadra lunga e sfilacciata. Da Cosmi ci si aspetterebbe una squadra tignosa, chiusa, con la garra ed invece l'11 calabrese appare quasi svogliato. A parte un Cordaz reattivo e Simy che si conferma un sempre più prolifico terminale offensivo.

 

  • Impuro, bordellatore insaziabile, beffeggiatore, crapulone, lesto de lengua e di spada, facile al gozzoviglio. Fuggo la verità e inseguo il vizio. Ma anche difensore centrale.

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