Considerazioni sparse post Juventus-Porto (3-2 d.t.s.)
Ajax, Lione e Porto. Il progetto Ronaldo è un fallimento totale.
- L’ennesimo psicodramma europeo si consuma tra le mani di una Juventus generosa come più non avrebbe potuto, ma troppo pasticciona e a tratti, considerando tutti i più di duecento minuti, troppo mediocre. Passa il Porto e passa con merito. I bianconeri non avrebbero mai vinto questa Champions ma non dovevano uscire in questo modo;
- È stata una partita pazza e squilibrata come soltanto le partite di Champions riescono ad essere. Dal divano chi non tifa Juve si è divertito. La follia di Demiral (vedi alla voce mediocrità di prima) costringe la Juventus a mettere lo zaino in spalla e a cercare la scalata. Nel primo tempo la squadra di Pirlo arranca nella confusione più totale, in balia di un Porto complessivamente anche superiore alla prova dell’andata. Poi succede qualsiasi cosa possibile su un campo da calcio;
- Chiesa mangia una doppia dose di spinaci e rientra dagli spogliatoi versione Braccio di Ferro. Mette a fuoco la fascia destra del Porto, fa due gol e mostra una supremazia sulla partita impressionante. La Juve deve ripartire da questo ragazzo, più forte di quanto avrebbe immaginato anche il più ottimista nei suoi confronti. La follia di Taremi lascia la Juve anche con l’uomo in più. Non basta. Nella giungla dei supplementari la Juve si perde, si affatica, i cambi danno poco e il Porto strappa a mani nude la qualificazione. Il gol finale di Rabiot serve solo a rendere più amara l’eliminazione;
- Nel secondo tempo si è vista probabilmente la migliore Juventus possibile in questa stagione, con Arthur direttore d’orchestra a centrocampo, Cuadrado a dispensare cross come fosse un distributore automatico e Bonucci a gestire le operazioni dal basso. Questi tre signori a Porto non c’erano e quanto sono mancati. La Juve peró non merita alibi, neppure nella dolorosa traversa finale dell’eterno Cuadrado. Il Porto è una squadra con buone individualità (il terribile Tecatito Corona su tutti) ma andava spazzato via da una rosa come quella bianconera senza nemmeno faticare troppo. Il ridimensionamento juventino tocca oggi il punto più basso. Il progetto Pirlo continuerà? Probabilmente si, ma questa eliminazione, senza Scudetto, dà un tono nerissimo alla stagione. Le aspettative non erano alte, ma non sono comunque rispettate;
- Abbiamo detto che il Porto era in dieci. Lo era anche la Juventus. La partita di Cristiano Ronaldo è stata inaccettabile, non salvata dall’assist per il primo gol di Chiesa. La punizione che condanna la Juventus arriva anche da un suo errore, dalla sua indolenza nello stare in punizione a gambe aperte e di schiena, come un bambino che ha paura della pallonata. Guardare dove era la Juve prima di Ronaldo e dove è adesso, è impietoso. È stato un acquisto globalmente disastroso. Se errare è umano peró, perservare è diabolico. La Juve deve liberarsi al più presto del suo ingaggio e del suo ego e ripartire da capo, a testa bassa, dalla sua tradizione e dal suo dna. Nessuno deve essere più grande della Juventus.
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