, 7 Marzo 2021
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Considerazioni sparse post Napoli-Bologna (3-1)


Il Napoli raccoglie 3 punti fondamentali in vista del prossimo terribile ciclo di partite che lo attende: tre sfide cruciali per la corsa Champions di quest'anno.


– Una vittoria meno agevole di quanto non dica il risultato finale: il Napoli è riuscito a mettersi in difficoltà anche quando tutto sembrava mettersi a suo favore, soffrendo ma contenendo bene il rientro del Bologna;

– Il Napoli specie nel secondo tempo ha saputo creare le condizioni perfette per fare il suo gioco ed esaltarsi, trovando quei grandi spazi nei quali scatenare la rapidità di Osimhen, tornato al gol dopo un girone di astinenza, in cui però va detto ne ha passate di tutti i colori;

Se qualcuno vuole il bene del Bologna, che regali a questa squadra un centravanti: Palacio è encomiabile per il lavoro che fa a 39 anni, ma non può essere sufficiente. Ciò finisce per vanificare anche le (non molte) buone trame che la squadra di Mihajlovic riesce a creare quando il Napoli si schiaccia nella sua metà campo. Resta tuttavia una squadra che sbaglia troppo dietro, sui cui errori il Napoli è bravo a colpire;

Insigne sta giocando forse il miglior calcio della sua carriera: oltre alla doppietta, fondamentale per il risultato, il fantasista di Frattamaggiore si è letteralmente caricato la squadra sulle spalle, divenendone il cuore pulsante. Bene anche Zielinski, che in quanto a lampi di genio non è secondo al suo capitano. Nota dolente un Mertens ancora troppo lontano dal calciatore che abbiamo imparato ad ammirare;

Un risultato utilissimo al Napoli, che si porta a 3 punti dalla Roma e dall’ultimo pass per la Champions League dell’anno prossimo. 7 punti in una settimana che rimpinguano il bottino in visto del prossimo, terrificante ciclo che vedrà gli azzurri impegnati a Roma, Torino e Milano. Una settimana che ci dirà molto sulla prossima corsa Champions, alla quale il Napoli arriva, nonostante la vittoria, con più perplessità che certezze. Starà a Gattuso e ai suoi campioni estrarre il cilindro dal cappello per stupirci ancora una volta.

Autore

  • Nato per puro caso a Caserta nel novembre 1992, si sente napoletano verace e convinto tifoso azzurro. Studia Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Napoli "Federico II", inizialmente per trovare una "cura" alla "malattia" che lo affligge sin da bambino: il calcio. Non trovandola però, se ne fa una ragione e opta per una "terapia conservativa", decidendo di iniziare a scrivere di calcio e raccontarne le numerose storie. Crede fortemente nel divino, specie se ha il codino.

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