Considerazioni sparse post Benevento-Hellas Verona (0-3)
Il Benevento sbanda totalmente, mentre l'Hellas continua a vivere un sogno.
- Al Vigorito si confrontano due squadre con ambizioni totalmente agli antipodi. Il Benevento cerca punti salvezza, il Verona in realtà è in una posizione di tranquillità e di adagio in graduatoria. Ma alla fine le motivazioni di classifica valgono poco e l'Hellas maramaldeggia schiantando la Strega per 3-0;
- L’infortunio di Letizia dopo nemmeno dieci minuti di gioco rappresenta la croce sulla gara dei sanniti perché il subentrato Foulon vive una serata da incubo e si sognerà Faraoni che prima lo sovrasta di testa per il vantaggio, poi lo stesso Foulon si fa un goffo autogol per scacciare un pericolo col timore di venire mangiato ancora dall'ex Udinese;
- Così si va agli spogliatoi sul 2-0 e Inzaghi prova a mettersi a specchio andando con la difesa a tre con Tuia proprio per Foulon. Errore madornale perché cosi lascia praterie a Lasagna che finalmente si stappa in maglia veronese timbrando il 3-0 e bevendosi un Glik caracollante;
- Incomprensibile come la retroguardia della truppa di Pippo Inzaghi si sia squagliata in tale maniera. Inoltre lì davanti Insigne, Sau e Lapadula non si sono mai visti. Dietro il Cagliari sta risalendo corrente ed il prossimo match dei campani contro lo Spezia è un autentico crocevia per la permanenza in A;
- Sull'altra faccia della luna la banda di Juric sogna e continua a volare sull'ottovolante. L'Hellas è ottavo e stasera ha superato l'ennesima prova di maturità, pressando incessantemente alto il Benevento e divorandolo sugli esterni, con Lazovic e Faraoni a fare il bello e il cattivo tempo. Ottima anche la prova di Zaccagni e Barak (solo la traversa gli ha negato la griffe personale) e dietro Magnani-Gunter-Ceccherini non si sono mai fatti saltare.
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