Considerazioni sparse post 23a giornata di Bundesliga
Il Lipsia vincendo contro il Gladbach diventa la concorrente reale del Bayern Monaco.
- Nelle due partite giocate dopo il Mondiale per Club, il Bayern Monaco ha giocato 45 minuti su 180 al proprio livello. Guardacaso, i minuti in cui in campo c’era Leon Goretzka. Poi, contro la Lazio e il Colonia, il numero 18 è partito titolare. Il Bayern è tornato a fare il Bayern. Ha segnato 9 goal. E Goretzka contro il Colonia ha fornito tre assist. L’impressione è che box to box di quel livello in giro per il mondo ce ne siano pochi. Pochissimi. Ce ne sono?;
- Di sicuro, c’è una concorrente. Si chiama Lipsia e vincendo contro il Gladbach potrebbe aver dimostrato di aver fatto quel passo in avanti decisivo per poter essere al 100% una concorrente reale del Bayern Monaco. E mettere pressione nella settimana del Klassiker, sebbene il Dortmund all’Allianz Arena abbia spesso vissuto tracolli leggendari, è forse il modo migliore per poter essere una vera e propria competitor;
- A proposito di Dortmund, sembra tornato il sereno. Certo la DFB-Pokal contro il Gladbach (che non sta bene, ma è temibile su gara secca) e la trasferta di Monaco possono tranquillamente turbarlo. Però Sancho fa il Sancho e Dahoud è in quel momento della stagione in cui sembra continuo. C’è il dubbio portiere, però: Hitz nelle ultime due ha parato. Ma il titolare è Bürki, tornato a disposizione. Chi tra i pali? Anche se forse con entrambi è un terno al lotto;
- Il Wolfsburg non subisce un goal da 7 partite e dà una sensazione di solidità che si è vista poche volte in Bundesliga in una squadra che non è ancora una corazzata. Individualità e un grandissimo lavoro di Oliver Glasner sono i principali segreti. E pensare che lo stesso Glasner aveva chiesto un attaccante con determinate caratteristiche e per poco non arrivava alla rottura con la dirigenza;
- Chiudiamo con il fanalino di coda. Lo Schalke ha cacciato allenatore, direttore sportivo, team manager, preparatore atletico e un altro membro dello staff. Gross (tecnico) era arrivato due mesi fa e non aveva futuro. Schneider (DS) aveva annunciato l’addio a fine stagione. Il messaggio è chiaro: programmare per la Zweite, ormai un destino più che certo. Se non è un messaggio di resa, davvero poco ci manca.
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