Considerazioni sparse post Roma-Braga (3-1)
La Roma archivia la pratica Braga faticando il minimo indispensabile.
- La Roma archivia definitivamente la pratica Braga, faticando meno del previsto nel doppio confronto, e passa agli ottavi di finale pur con esperimenti di formazioni improbabili, almeno sulla carta;
- I portoghesi fanno molto turnover rispetto all'andata ma l'impronta della partita non cambia e il primo tempo risulta poco più impegnativo di un allenamento, con tre legni colpiti dai padroni di casa e nessuna reale minaccia portata dal gioco di Carvalhal;
- Forti del fatto che il Braga ne debba fare 3, i giallorossi iniziano il secondo tempo con troppa leggerezza, tra errori in disimpegno, retropassaggi sbagliati e inutili interventi in ritardo. Serve uno strepitoso ingresso di Carles Perez a svegliare tutti, procurandosi un rigore (poi sbagliato), segnando al volo il gol della tranquillità e innescando l'azione del 3-1;
- Come detto, superlativi i 30 minuti di Carles Perez che dribbla, scambia veloce e si smarca tra le linee. Bene anche Karsdorp, completamente fuori ruolo nella difesa a tre, e Diawara, sempre in pressione e tranquillo con la palla al piede, mentre Bruno Peres e Cristante le due note meno liete. Nel Braga, l'unico sufficiente è Joao Novais, mentre è un peccato riuscire solo ad intravedere il talento di Gaitan e Piazon;
- Fonseca manda in campo i suoi con un occhio alla partita e un occhio al campionato, dosando i minuti dei titolari e facendo un turnover scientifico: gestione e conseguente risultato impeccabili. Peccato solo per l'infortunio di Dzeko, che avviene pochi secondi prima del suo cambio già programmato.
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