Considerazioni sparse post Atalanta-Napoli (4-2)
La crisi del Napoli non sembra aver mai fine, l'Atalanta continua la sua volata.
- Tourbillon di reti e di emozioni a Bergamo: alla fine passa l'Atalanta, e la notizia non è certo una sorpresa;
- La dea domina in lungo e in largo, mostrando una superiorità netta in ogni reparto. Dopo un primo tempo in cui il gol non è arrivato, nella ripresa i nerazzurri hanno infierito sui resti degli avversari;
- A lungo il Napoli si è esibito in una versione tutta sua del vecchio catenaccio e contropiede, ovvero solo catenaccio: per un tempo gli azzurri hanno retto anche bene, poi la classe superiore di Muriel e soci ha avuto la meglio;
- Sesta sconfitta nelle ultime 12 gare per il Napoli: a lungo andare affidare la fase offensiva ai soli spunti individuali del campione di turno davanti non paga. Un difetto atavico del Napoli, quello di una fase offensiva sterile, al quale Gattuso è chiamato urgentemente a dare una soluzione;
- Nell'Atalanta tante belle prove individuali, ma sugli scudi ci finiscono Romero, difensore centrale solo in distinta ma uomo ovunque in campo, e Muriel, semplicemente devastante. Nel Napoli si salvano Zielinski, col suo colpo di genio, e Meret, che ha retto finché ha potuto in balia degli avversari.
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