Considerazioni sparse post Lazio-Sampdoria (1-0)
Tre punti brutti, sporchi e cattivi per la truppa di Simone Inzaghi.
- La bellezza può attendere e spesso non è necessaria. Questa può essere una sintesi efficace della partita post prandiale di oggi;
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Il nostro lavoro si basa sull'impegno e la passione di una redazione giovane. Tramite l'associazione ci aiuti a crescere e migliorare sempre la qualità dei contenuti. Associati ora!- Nel primo tempo risuona nell’Olimpico, ormai abitudinariamente deserto, la sinfonia magistralmente eseguita da Correa, Luis Alberto ed Immobile che mette in difficoltà una sempre ordinata e britannica Sampdoria tanto da portare al vantaggio proprio l’orchestra inzaghiana;
- Come il Fantasma dell’opera, l’immagine dei bavaresi si fa strada sul palcoscenico verde dell’Olimpico nel secondo tempo spaventando persino Savic che, stranamente, scompare spegnendo ogni parvenza di gioco biancoceleste mentre la Samp, a testa bassa, assedia la trequarti difesa da Reina che, però, non viene impegnato significativamente;
- Benissimo Marusic, Musacchio e Muriqi (una prima punta costretta a giocare bassa e fuori l’area di rigore è da lodare). Lato Samp bene ma non benissimo: tanti traversoni anche magistralmente eseguiti, ma area quasi mai riempita a dovere;
- Tre punti brutti, sporchi e cattivi per la truppa di Simone Inzaghi. La bellezza può (e deve) attendere martedì.
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Impuro, bordellatore insaziabile, beffeggiatore, crapulone, lesto de lengua e di spada, facile al gozzoviglio. Fuggo la verità e inseguo il vizio. Ma anche difensore centrale.
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