, 17 Febbraio 2021
2 minuti

Considerazioni sparse post Siviglia-Borussia Dortmund (2-3)


Il marziano Haaland punta a sconvolgere tutta l'Europa calcistica.


- Leviamoci subito la maschera. Le prime due giornate degli ottavi di Champions League hanno mandato un avviso tonitruante: il futuro del calcio mondiale nel prossimo decennio potrebbe concentrarsi in una nuova epica saga tra l'alieno Mbappé e il marziano Haaland. Ieri il fenomeno francese del Paris ha fatto un sol boccone del Barcellona, stasera il gargantuesco norvegese ha maramaldeggiato sul Siviglia;

- Il Borussia Dortmund ha espugnato il Sanchez Pizquan nell'andata degli ottavi, mettendo una gustosa ipoteca sul discorso qualificazione, anche se mai dire mai. I tedeschi posano la bandiera sul terreno spagnolo per 3-2, trionfando in rimonta. Perché, un po' in maniera estemporanea, i Rojiblancos avevano messo il guscio fuori con il tiro di destro – seppur deviato decisivamente da Hummels – del redivivo ex Milan Suso, “monopiede” se c'è ne è uno;

- I nerogialli si sono ridestati prima con la perla di Dahoud, poi da lì si è scatenato sul fortino di Lopetegui il tifone Haaland. Una doppietta di onnipotenza fisico-tecnica pura, un "bug del sistema" con un'altezza e una muscolatura del genere non può essere dotato di una velocità e di una qualità di questo genere. L'ex Salisburgo è un “freak” del gioco e a 21 anni ha segnato 18 gol in 13 presenze di Champions League, 8 in questa competizione, a salire prossimamente; numeri da extraterrestre. Il suo problema è che dietro il Dortmund è ondivago e la rete di De Jong nel finale offre una fiammella di speranza agli spagnoli per il ritorno;

- Un esito di questo genere dal match di stasera è alquanto inaspettato, dal momento che le squadre arrivavano con umori opposti all'incontro. Il Siviglia da nove affermazioni consecutive tra Liga e Copa del Rey, tuttavia stasera la retroguardia di casa è stata tutt'altro che impermeabile. Quasi catastrofico Koundè, Fernando non ha fatto da filtro in mediana e un ectoplasmatico Rakitic è uscito all'intervallo. Suso eccetto la rete si è eclissato, mentre Gomez ha perso il sanguinoso pallone del 3-1 avversario al crepuscolo del primo tempo. Oscar Rodriguez e De Jong, carte gettate dalla panchina, hanno fatto più del Papu ed En-Nesyri che hanno giocato a nascondino lì davanti;

Il Borussia del tecnico ad interim Terzic – Rose sarà infatti il nuovo allenatore del Dortmund la prossima stagione – nelle ultime sei gare di campionato aveva raccolto solamente una gioia. Però nella penisola iberica hanno punito le disattenzioni degli andalusi, poggiando il 4-3-3 sul mostruoso centravanti Haaland e sfruttando la verticalità sui trequartisti Reus e Sancho, che hanno sbagliato pochissimi palloni, regalando un'assistenza a testa all'attaccante norvegese, e hanno pure aiutato in fase difensiva. Se Haaland è Batman, Sancho è il suo Robin che danza divinamente sul pallone. Inoltre vogliamo sapere quanti polmoni ha Dahoud che ha corso per tre, con il suggello dell'arcobaleno valso il pareggio provvisorio.

Autore

  • Carlo Cecino, giovane trevigiano di belle speranze. Nato il 18/05/1994 durante la meravigliosa notte di Atene, col Milan che sculacciava il Barcellona di Cruijff, si appassiona fin dal primo ciuccio allo sport. Segue con fervore il basket, con i San Antonio Spurs in cima alle ricerche. Entrare nel mondo giornalistico sportivo è il sogno, ma anche diventare il magazziniere dello spogliatoio dei New York Knicks non sarebbe male. Gli idoli sono Valerio Fiori e DeShawn Stevenson, oltre a Federer, leggenda vivente del tennis.

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