Considerazioni sparse post Barcellona-PSG (1-4)

Kylian Mbappé è pronto a dominare il mondo.

- Mostruoso Mbappé. La semplicità con cui il francese si è preso ripetutamente gioco del Barcellona resterà impressa nella nostra mente per almeno qualche settimana. Uno scherzo della natura. Il trono di migliore calciatore al mondo è lì pronto che lo aspetta;

- Mbappé a parte, non c’è stata storia. La differenza tra PSG e Barca è al momento abissale. I francesi han dominato sia fisicamente che tatticamente: Kurzawa sempre alto per dare ampiezza e creare superiorità numerica, con Verratti spesso sulla trequarti sgravato da troppi compiti d’impostazione, le vere chicche di Pochettino. Il Barca dal canto suo non è mai stato così prevedibile;   

- Che bello vedere tre giocatori italiani giocare con così tanta personalità in una squadra straniera in un ottavo di Champions (per di più al Camp Nou). Verratti disputa una partita perfetta, impreziosita da un assist per palati fini. Kean diventa il terzo più giovane marcatore italiano in Champions League nella fase ad eliminazione diretta e Florenzi stravince il confronto diretto contro Jordi Alba. La crescita della nostra Nazionale passa anche da serate come questa;

- Nel Barcellona non si salva nessuno a parte Ter Stegen. Tanti giocatori si sono confermati non adatti a certi palcoscenici (Dest e Lenglet su tutti) e tanti veterani sono ormai dannosi alla causa. Messi parte bene, ma si incupisce con il passare dei minuti, fino a diventare un fantasma. Ci sarebbe piaciuto vedere Trincao qualche minuto di più in campo. Nel PSG Paredes è una gioia per gli occhi. Bene anche Icardi: sempre nel vivo della manovra ed agilissimo nel riuscire ad evitare il tiro di Mbappé sul gol del 2 a 1;

- Cosa può fare il Barcellona in vista del ritorno? Poco o nulla, e questa è la cosa più deprimente per Koeman. Ci sentiamo di dire che PSG è già ai quarti di finale di Champions League. E con grande merito.