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, 16 Febbraio 2021
3 minuti

Considerazioni sparse post 24a giornata di Premier League


Il Manchester City sta spaccando la Premier nonostante l'assenza di De Bruyne.


- Game, set and match. Se non è la certificazione sulla conquista del campionato perché mancano ancora 14 gare, il dominio che il City sta sciorinando sulla Premier dal mese di dicembre è indelebile ed è vidimato dal massacro che i Citizens hanno inferto sui resti di un Tottenham irriconoscibile. 3-0 di Sterling & co. grazie al rigore di Rodri e alla doppietta di un Gundogan che nelle ultime 12 partite ha siglato 11 gol e 1 assist: numeri paranormali per il tedesco che sta letteralmente rimpiazzando all'appello le reti di Aguero. Ahssì, il Man City sta spaccando la competizione nonostante l'assenza di De Bruyne, segno che Guardiola continua ad innovare il suo calcio con soluzioni del tipo Cancelo a tutto campo. Oggi i Citizens, con una giornata da recuperare, sono in vetta a +7 dalla seconda piazza e hanno collezionato 11 affermazioni di seguito e incassando solo due reti durante questa striscia aperta, chapeau. Chi invece stenta a dare linfa al suo pensiero calcistico è Mourinho che alla guida degli Spurs sta incanalando passi falsi no stop. Nel girone d'andata Mou era riuscito ad imbrigliare il City, mentre sabato scorso è stato spazzato via dal calcio di Pep come neve che si scioglie all'albeggiare del sole. Il Tottenham, un colabrodo dietro con Lloris e Dier tragici, nelle ultime quattro gare ha arpionato appena tre gettoni e, in nona posizione, sa che il treno Champions non aspetta troppo tempo per farsi agganciare;

- Come direbbe Agatha Christie, tre indizi fanno una prova. Ecco quindi che possiamo certificare la crisi totale del Liverpool. Sabato al King Power Stadium i Reds hanno sbandato per la terza volta filata, perdendo 3-1 sul campo dei Foxes che invece dimostrano di avere le carte in regola per prendersi un posto in Champions League. Eppure Salah aveva portato provvisoriamente in vantaggio i suoi, ma le reti di Maddison (così costante a livelli elitari non aveva mai giocato), Vardy (un suo gol è quasi sempre un timbro sulla vittoria del Leicester) e il gioiellino Barnes hanno ribaltato tutto. Alisson ha nuovamente compiuto disastri e si capisce come l'assenza di un solo uomo, vale a dire Van Dijk, abbia rovinato i piani della banda di Klopp, al momento in sesta piazza, a -13 dal City. Il Leicester al contrario è terzo a -7 dai Citizens e non vuole smettere di sognare. Rodgers è manager da leccarsi i baffi;

- Se il Manchester City può iniziare a preparare l'ultimo curvone per piazzare l'allungo decisivo in vetta, è anche perché i cugini dello United non capiscono l'antifona con la continuità nelle loro prestazioni. Troppi alti e bassi per i Red Devils che domenica non hanno superato il derelitto West Brom, fermandosi 1-1 al The Hawtorns. Non basta la solita prodezza di Bruno Fernandes, a seguito del gol di Diagne per i Baggies. Maguire di testa all'ultimo ha visto le speranze degli ospiti di un successo infrangersi sul palo, ma dietro quanto si balla. Così il Manchester United resta in seconda fila appaiato con i Foxes, però non sta dando – in realtà non ha mai dato – l'impressione di tenere la scia del City;

- Il Chelsea, impegnato nel monday night in casa col Newcastle, da quando è orchestrato da Tuchel ha ripreso a viaggiare a marce alte. Ieri sera si è sbarazzato dei Magpies – quartultimi – per 2-0. A segno Werner e Giroud e con questi tre punti, 13 agguantati sui 15 totali per il neo allenatore tedesco, i Blues rientrano in zona Champions al quarto posto. Continua il periodo d'oro del West Ham che, nell'altro match del lunedì d'Oltremanica, in casa ha smantellato lo Sheffield United per 3-0 e in classifica si ritrova in quinta fila, a pari merito con il Chelsea, a 42 punti. Rice su rigore, Diop e Fredericks i marcatori di giornata, ma è tutto lo spartito guidato dal rigenerato Moyes a far faville. Vedremo se questa andatura impressionante sarà tenuta dagli Hammers fino a maggio;

- Varie ed eventuali. L'Everton si suicida tra le mura amiche perdendo 2-0 contro il Fulham e lascia sul piatto gettoni preziosissimi nella rincorsa all'Europa League. La doppietta di Maya vale un colpo di coda per i Cottagers, comunque sempre terzultimi a -7 dal Newcastle e chi sa se hanno riaperto un discorso salvezza. Arsenal e Leeds hanno dato spettacolo, con le relative difese insufficienti, e la tripletta di un ritrovato Aubameyang fa gioire i suoi per 4-2 (il portiere dei Peacocks Meslier ha fatto quasi peggio di Alisson). Il Southamtpon perde la sesta partita in fila per 2-1 contro i Wolves guidati in campo da un più che interessante Pedro Neto; proprio lui, l'ex Lazio. Infine scialbo 0-0 tra Brighton e Aston Villa.


 

Autore

  • Carlo Cecino, giovane trevigiano di belle speranze. Nato il 18/05/1994 durante la meravigliosa notte di Atene, col Milan che sculacciava il Barcellona di Cruijff, si appassiona fin dal primo ciuccio allo sport. Segue con fervore il basket, con i San Antonio Spurs in cima alle ricerche. Entrare nel mondo giornalistico sportivo è il sogno, ma anche diventare il magazziniere dello spogliatoio dei New York Knicks non sarebbe male. Gli idoli sono Valerio Fiori e DeShawn Stevenson, oltre a Federer, leggenda vivente del tennis.

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