Considerazioni sparse post Juventus-Inter (0-0)
La Juventus sembra tornata ad essere un muro invalicabile.
- L’Inter rumina calcio per novanta minuti ma arriva alle porte del tempio difensivo bianconero e si sfalda come colpita da un incantesimo. La Juventus di Pirlo dimentica le velleità di bel gioco e possesso con cui si è presentata a San Siro meno di un mese fa, piazza le tende nella propria metà campo e porta a casa una finale meritata. Un cambio pelle improvviso e per ora vincente. Conte intanto a febbraio è fuori da due competizioni su tre;
- È stata una partita bella per gli amanti delle trincee, un po’ meno per chi si diverte con i punteggi tennistici. Di occasioni da gol se ne sono viste poche. La Juve mette in campo tanto sacrificio e accetta di soffrire dal primo minuto, senza mai fare una piega. L’Inter è una squadra che va sempre in difficoltà quando trova avversari chiusi e stasera non ha fatto eccezione. Nel complesso peró Handanovic probabilmente è stato più operoso di Buffon;
- Pirlo procede con un 4-4-2 solido e arcigno. Di fatto i pericoli principali sono arrivati da imperfezioni in fase di possesso dal basso, complice un Bentancur a cui vengono chiesti dei piedi che semplicemente non possiede. Prestazione fantastica di Demiral, anche meglio di De Ligt. Rabiot a centrocampo sta crescendo nello scetticismo generale. Ronaldo invece stasera gioca al contrario. Bene l’applicazione e il sacrificio, maluccio sotto porta. Capita. Ogni tanto dovrebbe riposare ma questa rosa non glielo permette;
- L’Inter ci ha provato dal primo all’ultimo minuto, ha schiacciato l’avversario ma non ha mai trovato il guizzo. Anche Hakimi dopo una prima mezzora devastante è via via calato, regolato da Alex Sandro. Partita totalmente insufficiente di un ingiustificabilmente nervoso Lautaro e di Lukaku, il panterone moscione (copyright Paolo Di Canio). Bene come sempre Barella e tutto il reparto difensivo. Eriksen non stava facendo male ma Sensi ha portato freschezza;
- Al di là di stasera, il calo fisico e forse anche mentale di Lukaku è ormai un fatto con cui l’Inter deve imparare a convivere. Il belga tornerá presto ai suoi livelli ma così per Conte è dura. Questa squadra ha poche soluzioni se le cose si mettono male. La Juventus intanto sembra un’entità sovrannaturale che non riesce a cambiare la sua natura allegriana, fatta di prestazioni a base di sacrificio, pazienza, difesa e contropiede. Dopo Sarri anche Pirlo sembra destinato a mettere nel cassetto propositi estetici in favore del risultato. Potrebbe essere una brutta notizia per le avversarie.
Ti potrebbe interessare
Dallo stesso autore
Associati
Newsletter
Iscriviti e la riceverai ogni sabato mattina direttamente alla tua email.