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, 9 Febbraio 2021
3 minuti

Considerazioni sparse post 23a giornata Premier League


Il City ad Anfield ha mandato un messaggio forte e chiaro: "la Premier torna da noi".


- Non si può non partire dal match fra Liverpool e City, l'epica saga che ha dominato il campionato inglese negli ultimi anni. Ad Anfield i Citizens di Guardiola annientano maestosamente i Reds per 4-1, senza colpo ferire. Doppietta di Gundogan, che aveva calciato alle stelle un penalty in precedenza, e ciliegine di Foden e Sterling. Se qualcuno si chiede perché il talento dell'Academy del City sia considerato un prospetto mondiale, beh l'altro ieri Foden ha impartito una lezione di calcio col suo mancino dorato, quasi da far beatificare ai posteri di sto passo. A casa Klopp – Alisson disastroso e dietro Fabinho-Henderson non possono sempre reggere la baracca – rintoccano le campane del molto probabile funerale delle speranze dei Reds verso la custodia del titolo vinto un anno fa: terza sconfitta di fila in casa e 10 tacche di distanza dalla corazzata di Guardiola che avrebbe pure una giornata in meno. Sull'onda tramortente di dieci vittorie di seguito, il Man City ha mandato un messaggio forte e chiaro: “la Premier torna da noi”;

- La compagine che ha in dote l'inno “Blue Moon” festeggia anche perché dietro di lei i cugini dello United si tirano da soli la zappa sui piedi. All'Old Trafford sabato scorso i Red Devils hanno scialacquato due punti contro l'Everton di Ancelotti. Sopra 2-0, grazie alla magia di Bruno Fernandes che in 37 match con il Manchester United è entrato in 37 gol della sua squadra tra reti e assist totali (numeri alla De Bruyne), ha vituperato il vantaggio incassando il gol del 3-3 a tempo scaduto col timbro di Calvert-Lewin, bomber dei Toffees giunto a 13 marcature. La banda di Solsjkaer scende a -5 dal City con una gara in più, l'Everton invece prende un gettone dal sapore prestigioso ed è a sole tre lunghezze dalla quota Champions League, con due turni in meno sul groppone. Se poi James mantiene quest'integrità fisica è tutto più facile;

- Chi cerca spazio tra le prime quattro è il Tottenham di Mou che rinsavisce leggermente dal suo periodo nero e in casa confeziona un 2-0 preciso come un compasso inflitto al Wba. Ritorno alla gioia che coincide con il rientro in campo di capitan Kane che ha fissato un altro gol, una singola perla della sua infinita collana di reti. Sulla sponda londinese di Chelsea prosegue a gonfie vele il nuovo incarico di Tuchel - 10 punti in 4 gare ad ora - che sbanca Sheffield per 2-1, ancora ringraziando un rigore di Jorginho, a seguito della vittoria con gli Spurs. Se volete farvi una risata andatevi a rivedere l'autogol di Rudiger. I Blues sono solamente ad un gettone dal Liverpool quarto della classe e le basi tattiche dell'allenatore tedesco stanno fiorendo poggiando sulle radici del 3-4-2-1 e il duo Werner-Mount sulla trequarti sta offrendo una mix tecnica e di velocità rimarchevole;

- Il Leicester non approfitta del passo falso dello United e impatta 0-0 sul terreno dei Wolves, anche se la truppa di Rodgers è sempre terza ben piazzata, però ripetiamo che l'assenza dei gol di Vardy per l'attacco delle Foxes è paragonabile alla mancanza dell'acqua in un'oasi. Il West Ham sesto non prende lo scalpo del Fulham al Craven Cottage in un derby di Londra terminato 0-0. L'Aston Villa invece prosegue nel suo campionato da urlo (35 punti impacchettati in 21 giornate, gli stessi con cui l'anno scorso si salvò all'ultimo) battendo in casa 1-0 un Arsenal che non trova mai una minima linea di continuità in stagione e arranca a metà classifica; Arteta è discepolo di Pep, ma per il momento ha le idee poco chiare. Di Grealish si sa già che può diventare un top tuttocampista, ma Watkins, giustiziere dei Gunners, è la grande rivelazione della sorpresa della Premier di quest'anno, infatti l'attaccante 25enne ex Brentford ha siglato 10 reti al suo primo anno tra i giganti d'Oltremanica;

- Lo diciamo e lo ripetiamo: la corsa salvezza in Premier quest'anno sembra non esistere. Le ultime tre, in ordine decrescente sono Sheffield United, West Bromwich Albion e Fulham, sono ancorate nella relegation zone da svariate settimane e i Cottagers terz'ultimi hanno solamente 15 punti, ritrovandosi a -8 dal Burnley che oggi sarebbe la prima squadra a salvarsi. Le tre indiziate appaiono sempre più destinate a ripartire dalla prossima annata in Championship, qualcosa di tragico particolarmente per le Blades che un anno fa lottavano per una piazza in Europa League.

Autore

  • Carlo Cecino, giovane trevigiano di belle speranze. Nato il 18/05/1994 durante la meravigliosa notte di Atene, col Milan che sculacciava il Barcellona di Cruijff, si appassiona fin dal primo ciuccio allo sport. Segue con fervore il basket, con i San Antonio Spurs in cima alle ricerche. Entrare nel mondo giornalistico sportivo è il sogno, ma anche diventare il magazziniere dello spogliatoio dei New York Knicks non sarebbe male. Gli idoli sono Valerio Fiori e DeShawn Stevenson, oltre a Federer, leggenda vivente del tennis.

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