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, 5 Febbraio 2021
3 minuti

Considerazioni sparse post 22a giornata di Premier League


Lo United esagera, il City consolida il primato, mentre sprofonda il Tottenham.


- La maratona no-stop di calcio inglese prosegue nella sua abbuffata di emozioni e suspence, sviscerata pure nel secondo turno infrasettimanale filato. La stanchezza si fa sentire e i manager britannici hanno dovuto fare ricorso a rotazioni nelle loro formazioni, ma lo spettacolo non è mancato nemmeno in questi giorni in mezzo alla settimana e soprattutto vi chiediamo: qualcuno di voi ci sta capendo qualcosa di una Premier così pazza?;

- Non si può non partire dal risultato di giornata più abbacinante in termini di punteggio, vale a dire il 9-0 dipanato dal Manchester United nei confronti del Southampton martedì. I Red Devils hanno scatenato una valanga di reti ai Saints in dieci dal secondo minuto. Cavani, Martial e Fernandes i principali autori del massacro inferto agli uomini di Hasenhuttl che occupano sempre la zona media della Premier, ma entrano nella storia dalla parte sbagliata e subiscono una goleada di tali dimensioni per la seconda volta in poco più di un anno (nell'ottobre 2019 furono Vardy e il Leicester ad annientare il Southampton 9-0). Ahssì, lo United resta in seconda posizione a - 3 dai cugini del City;

- Citizens in versione “prova del nove superata”, in quanto mercoledì ha schivato in scioltezza il masso Burnley per 2-0 (a segno Jesus e Sterling), conquistando la nona gioia consecutiva e consolidando la vetta del campionato, con una giornata ancora da segnare. Virato il giro di boa, la compagine di Guardiola è la favorita senza se e senza ma, perché i principali rivali del Liverpool sono masochisti e mercoledì sera ad Anfield scivolano un'altra volta, la seconda consecutiva in casa a seguito del k.o. contro il Burnley, dopo 64 partite di imbattibilità in campionato tra le mura amiche. A festeggiare l'amazzagrandi Brighton che passa grazie alla carambola vincente di Alzate e mette al tappetto Liverpool e Tottenham in soli tre giorni. La banda di Klopp paga i dividenti salati dell'assenza di Van Dijk – è arrivato Kabak dal mercato, vedremo se basterà – e davanti va troppo a fase alterna;

- Occhi puntati ieri sera sul derby di Londra fra Tottenham e Chelsea, due nobili alla ricerca della scossa. Escono rinvigoriti i Blues - che ora occupano il sesto gradino della classifica - del neo tecnico Tuchel e sbancano il Tottenham Hotspur Stadium 1-0 grazie al penalty di Jorginho. Per il nuovo allenatore sono 7 punti nelle prime tre gare, un'alba dell'avventura londinese incoraggiante. Sul fronte opposto, la banda di Mourinho sempre peggio, perché colleziona tre k.o. consecutivi e nelle ultime cinque ha vinto solo una volta. Quanto manca Harry Kane lì davanti. Poi non capiamo perché Dier in difesa sia intoccabile. Sempre a Londra gli Hammers continuano a battere il ferro caldo e nel duello fra le sorprese Aston Villa e West Ham, gli uomini di Moyes espugnano il Villa Park 3-1 con doppietta del neo acquisto Jesse Lingard: due gol al debutto per l'ex United... se il buongiorno si vede dal mattino? Intanto gli Irons sono quinti e non vogliono fermarsi;

- In chiosa evidenziamo che Leicester ed Everton ritornano a vincere: i Foxes 2-0 al Craven Cottage – assist sontuoso di Maddison per James – e si issano in terza piazza, i Toffees 2-1 sul prato del Leeds – proprio lui, l'ex Roma Olsen ha compiuto i miracoli tra i pali – e sono sesti con due gare da recuperare. Mentre l'Arsenal non trova ancora la via maestra e forse mai la troverà, e cade sul campo dei Wolves 2-1; il gol di Moutinho fa respirare la truppa di Espirito Santo che sembrava non saper più uscire da un vortice pericoloso. In relegation zone lo Sheffield ha gioito contro il West Brom, ma le due sul fondale della Premier, insieme al Fulham, appaiono sempre più lontane dalla permanenza nella massima lega d'Oltremanica. Una delle poche certezze in un campionato totalmente folle.

Autore

  • Carlo Cecino, giovane trevigiano di belle speranze. Nato il 18/05/1994 durante la meravigliosa notte di Atene, col Milan che sculacciava il Barcellona di Cruijff, si appassiona fin dal primo ciuccio allo sport. Segue con fervore il basket, con i San Antonio Spurs in cima alle ricerche. Entrare nel mondo giornalistico sportivo è il sogno, ma anche diventare il magazziniere dello spogliatoio dei New York Knicks non sarebbe male. Gli idoli sono Valerio Fiori e DeShawn Stevenson, oltre a Federer, leggenda vivente del tennis.

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