Considerazioni sparse post Napoli-Spezia (4-2)
Azzurri vincenti, ma non ancora convincenti.
- Pronti via assistiamo ed ecco che assistiamo ad un bel Napoli, che tiene il campo con autorevolezza, muove bene il pallone e colpisce cinicamente quanto deve;
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Il nostro lavoro si basa sull'impegno e la passione di una redazione giovane. Tramite l'associazione ci aiuti a crescere e migliorare sempre la qualità dei contenuti. Associati ora!- Gattuso si rifugia nella coperta di linus di questa squadra, ovvero il 4-3-3 che gli azzurri conoscono a menadito: Elmas e Zielinski garantiscono intensità e corsa per legare i reparti, davanti Lozano svaria creando spazi per i compagni;
- Lo Spezia, pur se con l'attenuante di avere tante seconde linee in campo, nella prima frazione ci capisce davvero poco, non trovando mai le contromisure adatte a contenere gli avversari e contemporaneamente non riuscendo a creare occasioni da rete;
- Nel secondo tempo la gara cambia volto: il Napoli cala bruscamente e cade nuovamente vittima di sé stesso e dei suoi antichi e ben noti vizi, i liguri invece prendono coraggio e trovano due gol che infondono speranze di rimonta. Che sono sì tardive, ma abbastanza concrete da far preoccupare gli azzurri, che dal secondo gol subito in poi abbassano il baricentro e operano cambi altamente conservativi;
- Semifinale comunque raggiunta per gli azzurri, che escono dal campo vincenti ma non ancora convincenti. Non del tutto almeno: ma si sa, per uscire dalla convalescenza ci vuole tempo e pazienza. Oltre che buone idee da cui partire: il sistema di gioco del primo tempo, ad esempio, potrebbe essere un buono spunto da cui iniziare a sviluppare la cura per questo Napoli.
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Nato per puro caso a Caserta nel novembre 1992, si sente napoletano verace e convinto tifoso azzurro. Studia Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Napoli "Federico II", inizialmente per trovare una "cura" alla "malattia" che lo affligge sin da bambino: il calcio. Non trovandola però, se ne fa una ragione e opta per una "terapia conservativa", decidendo di iniziare a scrivere di calcio e raccontarne le numerose storie. Crede fortemente nel divino, specie se ha il codino.
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