Considerazioni sparse post 22a giornata di Ligue 1
Il Lille sbanca Roazhon Park, tracollo Marsiglia. Il Lione domina il derby del Rodano.
- Nelle ultime settimane comincia a farsi spazio il nome di Hwuang Ui-Jo. L’attaccante coreano del Bordeaux è stato particolarmente decisivo per regalare al Bordeaux l’interessante settimo posto attuale. La doppietta con cui ha steso l’Angers ha evidenziato quali siano le condizioni tali per consentirgli di rendere al massimo, a partire dalla collocazione tattica. Hwang è a tutti gli effetti una punta e non un esterno. Molti lo hanno paragonato per movenze a Edinson Cavani, anche se l’uruguagio ha un fisico decisamente più strutturato. Hwang, alla sua seconda stagione con i girondini, potrebbe andare in doppia cifra (attualmente è a quota 5 reti), traguardo importante nel suo percorso di crescita. La grande dedizione tipica della cultura orientale lo sta aiutando molto a inserirsi nel nuovo contesto, ma non si può ignorare la fiducia che il tecnico Gasset sta riponendo in lui. Per esempio, abbandonando in panchina Jimmy Briand, che paga un contratto troppo oneroso legato alle sue presenze;
- Si fa critica la situazione del Lorient. Il club bretone, ultimo a quota 12 punti, sta vivendo un vero e proprio incubo, dentro e fuori dal campo. Un mese fa, in occasione della sconfitta nel derby contro il Rennes, si verificò la tragedia che uccise un addetto dello Stade du Mustoir, schiacciato da un gruppo di luci staccatesi dall’impianto di illuminazione dello stadio. Successivamente il Covid-19 ha fatto capolino, decimando il gruppo a disposizione in un momento del calendario delicatissimo: sono infatti stati rinviati i due scontri diretti contro Dijon (penultima) e Nimes (terzultima), decisivi per rimanere a galla. A rendere ancor più cupo lo scenario sono state le parole del presidente Loic Fery, il quale ha dichiarato pubblicamente una perdita di 25 milioni di euro d’entrate. Tra i disastri di MediaPro e l’arrivo della seconda ondata che ha buttato giù come un castello ogni previsione di budget ipotizzata in estate, si teme che il caso dei Merlus sia tutt’altro che isolato;
- Da “critico” a “complicato” il passo è piuttosto breve. Ma se il soggetto in questione è il Saint-Etienne, allora è doveroso andarci giù pesanti. Così come pesante è il cappotto rifilato dall’OL nel derby: un 5-0 che fa il paio con quello patito nella stagione ’17-’18. Più che riflettere sulla prestazione di impotenza andata in scena allo Chaudron, urge comprendere quanto sta accadendo all’interno dell’ambiente dei Verts. Il primo errore, parziale considerato il contesto, riguarda il mercato estivo, dove a parte il promettente Aouchiche si è puntato troppo su scommesse che si affacciavano al primo anno nel calcio professionistico. Se a questo aggiungiamo che i senatori sono entrati in un loop depressivo senza fine, allora è chiaro che la situazione è quasi compromessa. Ma ciò che più deve preoccupare i tifosi sono le parole di Claude Puel, visibilmente contiano nelle sue dichiarazioni rilasciate a Telefoot al termine del match. E con uno status finanziario particolarmente in bilico, difficilmente il mercato potrà portare nomi appetibili;
- Come nelle migliori telenovelas, dedichiamo anche questa settimana un paragrafo alla situazione relativa ai diritti televisivi. Giusto per fare il classico recap di inizio puntata, in breve vi basti sapere che lo scenario è funesto, da qualsiasi angolazione lo si guardi. E gli indiziati principali a incassare il contraccolpo peggiore sono proprio i club, già alla canna del gas a causa della pandemia. Ma torniamo all’attualità. Nell’ultima riunione straordinaria, la LFP (ossia la Lega di Serie A) ha pubblicato il nuovo bando lasciato sul tavolo da Mediapro, con un’offerta di quattro pacchetti e contemporaneamente ha rispedito al mittente il tentativo di “riprendersi” il pacchetto di Canal +. Il bando scadrà già il prossimo 1 febbraio ed è prevedibile che gli acquirenti non raggiungano le cifre richieste. Nella baraonda generale si è fatto anche il nome di Amazon, con cui la LFP dialogò proprio riguardo il bando quadriennale finito poi a Mediapro. E potrebbe non essere un vicolo cieco;
- Un’altra costante che sta affliggendo la Ligue 1 riguarda le decisioni arbitrali. Sulla carta quanto accaduto a Roazhon Park meriterebbe serie riflessioni, ma a differenza dell’alterco tra Maresca e Conte qui manca la prova regina, ossia l’audio live. A far da cornice all’importantissimo successo del Lille a Rennes (dove non vinceva da dieci anni) ci hanno pensato le dichiarazioni post-gara di Clement Grenier, sponda rossonera. L’ex trequartista di Roma e Lione ha lanciato un’accusa pesante contro l’arbitro, Eric Wattellier, reo di avergli comunicato “che avrebbe fischiato tutta la partita a sfavore del Rennes”. Come da prassi, Pascal Garibian (il Rizzoli francese) ha fatto quadrato intorno al proprio assistito, riuscendo comunque a stemperare i toni. Ma il problema alla radice rimane.
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