Considerazioni sparse post Parma-Sampdoria (0-2)
Sembra incredibile che il Parma sia (quasi) la stessa squadra dell’anno scorso.
- Questa sera a Parma Ranieri decide di sfidare i pregiudizi schierando Quagliarella, Keita, Ramirez e Candreva in contemporanea e dimostrando ancora una volta di saper modulare prudenza e spregiudicatezza a seconda delle occasioni;
Supporta Sportellate: associati
Il nostro lavoro si basa sull'impegno e la passione di una redazione giovane. Tramite l'associazione ci aiuti a crescere e migliorare sempre la qualità dei contenuti. Associati ora!- Il Parma parte aggressivo ma, ancora una volta, perde sicurezza ed entusiasmo dopo una manciata di minuti. Il nervosismo dei ragazzi in maglia gialloblù è palpabile e porta a tanti - troppi - piccoli errori che inclinano la partita a favore della Samp;
- Il ritorno di D'Aversa per ora non sembra essere stato di grande aiuto né dal punto di vista del gioco né da quello della "garra". E siccome la fortuna aiuta gli audaci, al Parma va tutto storto: un paio di miracoli di Audero, una traversa clamorosa, un rimpallo casuale che regala il gol dello 0-1 a Yoshida;
- Guardando ai singoli, prima prestazione di alto livello da parte di Adrien Silva che non sbaglia un tocco in 82'. Molto bene anche Colley, sempre molto aggressivo e intelligente quando deve coprire. Ancora una volta decisivo Audero. Nel Parma si salva solo Kucka, che vince quasi ogni contrasto e prova in ogni modo a segnare;
- Sembra incredibile che il Parma sia (quasi) la stessa squadra che l'anno scorso chiudeva il girone d'andata settimo con 28 punti, ma questo può dare speranza a D'Aversa: ritrovare la quadra non è un'impresa impossibile, anche se 13 punti sono veramente pochi e la strada per la salvezza sarà complicatissima. La Samp invece sembra andare spedita verso una salvezza senza patemi e, come ha detto Ranieri, l'obiettivo ora è trovare continuità per continuare a migliorarsi.
-
Genovese e sampdoriano dal 1992, nasce in ritardo per lo scudetto ma in tempo per la sconfitta in finale di Coppa dei Campioni. Comincia a seguire il calcio nel 1998, puntuale per la retrocessione della propria squadra del cuore. Testardo, continua imperterrito a seguire il calcio e a frequentare Marassi su base settimanale. Oggi è interessato agli intrecci tra sport, cultura e società.
Ti potrebbe interessare
Dallo stesso autore
Newsletter
Iscriviti e la riceverai ogni sabato mattina direttamente alla tua email.