Considerazioni sparse sul Fantacalcio post 18a giornata di Serie A
Se esiste qualcuno che è riuscito a vincere questa giornata con Dragowski in porta, si faccia avanti: chiunque tu sia, ti vogliamo bene.
- La serie A 20/21 si fa maggiorenne e per festeggiare la sua 18esima partita di età decide di far segnare le squadre alla "cazzo di cane", come direbbe un insegnante di galateo francese laureato in lettere. Ed ecco quindi che un tranquillo Napoli-Fiorentina all’ora di pranzo si trasforma nella sagra del goal di paese dove banchettano un po’ tutti i centrocampisti (Zielinski, Demme, Politano), il solito Lozano, e il capitano Insigne, che prende pure il bis. Dispiace per Dragowski e soprattutto per chi lo ha schierato, che si è portato a casa un orrendo -0,5 e che paradossalmente avrebbe fatto più punti giocando in 10 senza portiere. La curiosità ora è sapere se esiste qualcuno che sia riuscito a vincere questa giornata con Dragowski in porta: se tu davvero esistessi, chiunque tu sia, voglio essere tuo amico;
- Come diavolo si permettono due neopromosse a segnare 5 goal in uno scontro salvezza? Ridateci subito il Chievo e Stefano Sorrentino perché altrimenti qui se non possiamo neanche più contare sugli 0-0 degli scontri diretti per non retrocedere non possiamo davvero più affidarci a niente. Oltre al danno c’è anche la beffa di vedere segnare il Crotone ben 4 dei 5 goal totali, quando in realtà un po’ tutti si aspettavano un Benevento propositivo e un Crotone chiuso. In effetti le premesse sono anche state mantenute, statistiche alla mano il Crotone è riuscito nell’impresa di segnare 4 goal con 3 tiri in porta. Crotone Culone is the new Frosinone Culone;
- Per quanto riguarda le big, succede che l’Inter smentisce se stessa e per una volta prendere voti alti di squadra (reggetevi forte, anche Handanovic!), la Juve prende voti bassi di squadra (reggetevi forte, Cristiano Ronaldo prende 4.5!) e il Milan conferma quanto è spesso accaduto con Ibra in campo: tutti bene, ma i bonus sono esclusiva sua. Bene ancora una volta Calabria, che si porta a casa un bel 7+1 raccogliendo l’unico bonus rossonero che non porti la firma di Zlatan. Interessante capire come funzionerà ora con i calci di rigore, tema caldo perché al Milan gliene fischiano tanti a favore (12 in 18 partite) e perché c’è il dubbio che Kessié abbia ceduto nuovamente il compito a Ibra. O meglio che Ibra si sia riappropriato del diritto di tirarli senza chiedere niente a nessuno;
Ma che stagione sta disputando Davide Calabria?!
- Sorprendono e deludono per motivi diversi gli 0-0 di Atalanta-Genoa e di Torino-Spezia. Nel primo caso, chiunque abbia un qualche giocatore bergamasco rimane di default deluso quando vede il numero 0 nel tabellino di gara, a prescindere da avversario e stato di forma. Ci prova a fare il tranquillo, a prenderla con filosofia, a dire “massì, non possono mica segnare sempre 4 goal a partita…” e intanto dentro di sé sta piangendo per i miliardi spesi per Zapata, Muriel, Gosens, & co. E’ un po’ come quando a Masterchef un cuoco viene scelto per ultimo nella formazione delle squadre e si dicendo “probabilmente mi temono”. No bello, nessuno ti teme, tu fai schifo, e allo stesso modo tu fantallenatore che fai il finto filosofo sbagli ad aspettarti la stessa Atalanta dei 100 e passa goal in serie A dello scorso anno. Riflettete sui di voi e fate ammenda. Sul fronte Torino-Spezia la delusione è più che altro per chi ha Belotti (ci sono davvero altri giocatori del Torino schierabili?), perché se non riesce a segnare contro una neopromossa che gioca in 10 per oltre 80 minuti significa che quest’anno probabilmente non ce n’è. L’unica speranza è che ora col cambio di allenatore cambi anche la situazione in zona goal;
- Impossibile non chiudere queste considerazioni col derby di Roma, che sarebbe dovuta essere una gran bella partita se solo la Roma avesse mai iniziato la sua. Difficile era fare previsioni sull’esito della gara, sui marcatori, sui promossi e bocciati, ancora più difficile sarebbe stato prevedere un risultato così netto sotto ogni punto di vista. Incredibile come tra gli 11 titolari giallorossi in una gara così importante solamente Mancini abbia strappato una sufficienza, macchiata poi dal cartellino giallo diventando di fatto anch’esso insufficiente. Tante le bocciature gravi, specie nei suoi uomini cardine: Dzeko (4,5) Mkhitaryan (4,5) Pellegrini (5) Spinazzola (5). Chi delude maggiormente però è senz’altro Ibanez che termina la partita con un 4 in pagella e la responsabilità di due goal sul groppone. Sponda biancoceleste un Lazzari in formato Hakimi svernicia per 90 minuti la coppia Spinazzola – Ibanez, non a caso i romanisti sono tra i peggiori e il laziale tra i migliori dei suoi. Il migliore in assoluto è invece Luis Alberto, che sfodera una prestazione da 8 in pagella impreziosita da una doppietta proprio nella partita più importante del campionato biancoceleste. Probabilmente non terminerà la stagione in doppia doppia come già fatto negli anni scorsi, ma sicuramente non è neanche il giocatore soporifero di questo inizio campionato. Altrimenti si chiamerebbe Rabiot.
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