Considerazioni sparse sull’arrivo di Mario Mandzukic al Milan
Milan: ora ne hai due che mettono paura all’avversario.
- Partiamo dalla cosa più importante: è un vice-Ibra. Si sono fatti un sacco di nomi per il Milan, nelle ultime settimane: da Jovic a Pato, passando per Scamacca, ma il buon Marione ha proprio quelle caratteristiche là. Tutte. È grosso, ma tecnico, ha esperienza e non è il classico giocatore che rimane inchiodato in mezzo all’area, tant’è che ha fatto le fortune della Juventus di Allegri giocando spesso in fascia;
- Contraltare: va per i 35 anni, non gioca una partita dallo scorso marzo ed è fuori dal calcio che conta praticamente da un anno e mezzo. Una situazione che molti paragonano a quella di Zlatan Ibrahimovic quando arrivò al Milan, ma consentitemi di dire che la MLS resta decisamente più allenante della QSL e qualche dubbio in più sulle sue attuali condizioni fisiche è normale che venga sollevato;
- In tal proposito, senza nulla togliere alla dirigenza milanista per la quale parla la classifica, ci si sarebbe pure potuti svegliare prima. La mancanza di un vice-Ibra è nota già dalla scorsa sessione di mercato, durante la quale Mandzukic era già libero e difficilmente avrebbe rifiutato di accasarsi al Milan con lo stipendio che attualmente gli viene garantito. Le cose sono andate ugualmente bene, ma lavorando con una tempistica diversa ci sarebbe stata meno sofferenza e ora, probabilmente, molti dubbi in meno;
- Oltre a quanto già detto prima, il croato si porta dietro un grande bagaglio di esperienza, doti di leadership (riguardo le quali è stato chiesto il “permesso” a sua maestà Zlatan, che ha garantito di esserne tutt’altro che infastidito), ma soprattutto un grande palmarés e carrettate di goal spalmate in grandi squadre, tra le quali spiccano Bayern Monaco (con tanto di Champions League), Atletico Madrid e Juventus, dimostrando grandi capacità di adattamento a campionati e spogliatoi completamente diversi tra loro;
- Se l’esperimento dovesse andare bene e il Milan dovesse tornare nella cosiddetta “Europa che conta”, il contratto di Mandzukic sarebbe automaticamente rinnovato per un altro anno e potete stare certi che in coppia col suo arriverebbe il rinnovo anche di Zlatan Ibrahimovic, che non potrebbe mai rinunciare a chiudere la carriera in bellezza. Una doppia scommessa, insomma, che se si rivelasse vincente aiuterebbe la squadra a rimandare di un anno la rivoluzione in attacco e permettersi di crescere con più calma la batteria di giovani che sta dando tante soddisfazioni a società, dirigenza e tifosi.
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