Considerazioni sparse post Napoli-Fiorentina (6-0)
La squadra col peggiore rapporto xG prodotti e gol realizzati di tutto il campionato oggi trova il gol praticamente ad ogni conclusione.
- Napoli che davanti gioca con intelligenza e lucidità, sfruttando alla perfezione le catene esterne dove i viola hanno sofferto come non mai Insigne e Lozano, letali in transizione;
- L'impressione generale è che con il doppio mediano (Demme + Bakayoko) gli azzurri abbiano trovato il loro centro di gravità permanente: il tedesco, gol a parte, è il collante necessario per proteggere la retroguardia senza pagare troppo a inizio azione. Un collante che lo sfortunato Fabian, cui vanno gli auguri per la guarigione, non ha saputo ancora essere;
- La Fiorentina ha i suoi demeriti evidenti (fra cui le scelte di Prandelli, che letteralmente si consegna agli avversari schierando 3 attaccanti, 2 esterni offensivi e Castrovilli lasciando il solo Amrabat a protezione della difesa), ma non ha giocato nemmeno così male come dice il risultato: non poche infatti sono occasioni per trovare l'1-1. Letali, per la squadra di Prandelli, le transizioni negative inefficaci a contrastare le ripartenze azzurre, con la gara praticamente finita al raddoppio azzurro;
- Misteri del calcio: la squadra col peggiore rapporto xG prodotti e gol realizzati di tutto campionato oggi ha capitalizzato tutte le potenziali occasioni da gol, trovando il gol praticamente con chiunque andasse alla conclusione;
- Una gara insomma in cui il Napoli gioca bene e gli riesce praticamente tutto, pagando in un certo senso il suo conto con la sorte dopo la gara con lo Spezia: un segnale incoraggiante in vista della sfida di mercoledì in Supercoppa contro la Juventus. A patto che in questa partita a palla avvelenata che è la stagione del Napoli, la musica si fermi proprio quando c'è questa versione cinica e non quella sprecona vista in altre partite.
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