Considerazioni sparse post 14a giornata di Bundesliga

Nuovo anno, ma soliti Bayern, Dortmund, Leverkusen e Schalke 04.
– Nuovo anno, vecchio Leverkusen. Han chiuso il 2020 con una sconfitta beffarda e l’hanno aperta allo stesso modo. SI sapeva che l’equilibrio della difesa era fragile. Si sapeva che Wirtz e Amiri sono una delle migliori coppie di interni in circolazione (il goal che hanno confezionato è un vero bijou). C’è una base di talento meravigliosa che Bosz sta sviluppando. Per fare il passo in avanti, però manca qualcosa. Quel ‘qualcosa’ che i gemelli Bender potrebbero garantire, se fossero sani e non prossimi al ritiro a fine stagione.
– Nuovo anno, vecchio Dortmund. O almeno quasi. Qualcosa di buono c’è: il ritorno al goal di Sancho dopo un lunghissimo digiuno, i tre punti contro una diretta rivale, il quarto posto ripreso per i capelli. Però il primo tempo è ancora tabula rasa. Ed è demerito altrui se non è arrivato un altro svantaggio. Quantomeno è arrivata la prima vittoria in casa dopo tre sconfitte (tutte di Favre). Il prossimo passo è iniziare ad entrare in campo al 1’ e non al 46’. Conviene;
– Nuovo anno, vecchio Schalke. La prima mezzora, prima del goal di Guendouzi, è la dimostrazione che c’è una discreta base tecnica su cui lavorare. Mentalmente, però, non c’è nulla. E non sarà cambiare continuamente allenatore la soluzione (siamo a 4 in 3 mesi e mezzo). Uth ha detto che serve gente nuova, centrando il punto. Servono giocatori che non siano mentalmente condizionati da quanto successo negli ultimi 12 mesi, perché vengono da fuori. Kolasinac è un inizio;
– Se la Champions League si giocasse da domani fino a fine mese, Union Berlino e Friburgo sarebbero competitive. Urs Fischer e Christian Streich hanno trovato la quadra perfetta. Sono le due migliori squadre della Bundesliga in questo momento come forma fisica e stato mentale;
– Per la prima volta si è ripreso senza la pausa e si vede. Diverse squadre sono ancora con il fiato corto o comunque in uno stato fisico non ancora ottimale dopo una scarsa preparazione. I giocatori non sono abituati a ritmi così serrati e la sensazione è che soltanto chi ha una rosa sufficientemente lunga possa riuscire a resistere a questo mese di gennaio.
p.s.: vi aspettavate “Nuovo anno, vecchio Bayern” Perché, c’erano dubbi?