, 23 Dicembre 2020
2 minuti

Considerazioni sparse post Milan-Lazio (3-2)


Panettone d’oro per Pioli.


- La partita è a due volti: i primi venticinque minuti si vede un predominio netto del Milan, che va meritatamente in vantaggio di due reti, poi il goal di Luis Alberto sveglia la Lazio, che prende progressivamente il possesso del campo giocando un buon calcio e costringendo gli avversari a giocare quasi esclusivamente di rimessa, fino a trovare il goal del pareggio con una bella azione tutta di prima;

- Il dominio territoriale biancoceleste è dovuto principalmente alla netta superiorità in mezzo al campo, dove la coppia di mediani rossonera formata da Tonali (a mezzo servizio) e Krunic non pare all’altezza del compito richiesto, né dal punto di vista quantitativo, né qualitativo, contro un centrocampo della infarcito di uomini capaci di far girare bene il pallone ed innescare le punte in velocità, creando ai rossoneri una costante situazione di sofferenza;

- Gli stadi vuoti hanno il pregio di fare da cassa di risonanza per tutto, che diventa un difetto quando i calciatori provano ad approfittarne. L’atteggiamento di alcuni calciatori, questa sera, è di quelli che non piace vedere, con urla degne di un film di guerra per qualsiasi contatto subito, al punto di rendere difficile distinguere la vera entità del danno, se c’è stato. Nulla di grave, ma poi non ci lamentiamo se gli spettatori preferiscono guardare oltremanica;

- Non ci possiamo esimere dal nominare ancora Theo Hernandez come “man of the match” e non soltanto per la rete decisiva. Dopo un avvio di stagione in cui sembrava più impegnato a limare la fase difensiva, da un mese a questa parte ha messo il turbo e anche stasera ha tenuto in piedi quasi da solo la squadra nei momenti più difficili, dando respiro con le sue ripartenze e i suoi slalom, nel finale con l’aiuto di Hauge. Siamo di fronte ad un campione;

- La vittoria premia il Milan per la sua capacità di partire forte, soffrire quando è stato il momento di farlo per poi accendersi nuovamente negli ultimi dieci minuti. Ai punti si potrebbe dire che il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, ma i rossoneri non hanno rubato nulla e hanno approfittato di un atteggiamento dimesso dei propri avversari nel finale, quando i cambi operati da Inzaghi paiono avere sortito effetti diversi da quelli sperati. Pioli può godersi il Natale: la sua squadra è prima in classifica.

Autore

  • Matteo Tencaioli. Classe 1980, da sempre diviso tra la professione di programmatore e l'amore per il giornalismo. Ama parlare di sport, in particolare di calcio e tennis. Conteso tra lavoro e famiglia, suo più grande amore, fa a sportellate tutti i giorni con il sonno per trovare il tempo di coltivare anche le proprie passioni.

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