Considerazioni sparse post 14a giornata di Premier League
Mou, abbiamo un problema.
- In “Penny Lane” i Beatles celebravano un flashback nostalgico della Liverpool di una volta. Facendo un paragone con la metà degli anni’80 in cui in Inghilterra le due formazioni adagiate sulle sponde del fiume Mersey (Liverpool ed Everton) si spartivano i trofei dei campionati inglesi. Possiamo dire che nell’ultimo weekend di questa pazza Premier League è sembrato di fare un tuffo nel passato, perché i Rossi e i Blu della poc’anzi citata città sono le truppe d’Albione più chic del momento;
- I Reds di Klopp, gasati dal successo infrasettimanale da sei punti contro il Tottenham, sabato hanno rifilato sette roboanti pappine al Crystal Palace a domicilio. Sta tornando il vero Bobby Firmino e la doppietta di Salah lo porta capocannoniere con 13 reti. Pare che Henderson e co., privi di Van Dijk, siano “on fire” e ora vorranno inanellare un filotto di successi per spezzare il campionato. L’Everton di Ancelotti sabato ha battuto 2-1 in casa l’Arsenal, decisiva la testata di Mina. Terzo scalpo di lusso a seguito di quelli insaccati con Chelsea e Leicester ed i Toffees sono terzi a 26 punti, a -5 dal Liverpool. Anche se i Gunners di quest’anno sono una nobile decaduta, anzi, in caduta libera, tanto da ritrovarsi con l’acqua alla gola e a soli 4 tacche di respiro dalla relegation zone;
- Anche nella città di Manchester nell’ultimo fine settimana si sono alzate le quotazioni in Borsa, in particolare nel versante United. La compagine di Solskjaer ha sulla schiena il peso della debacle in Champions League, intanto sta sistemando la rotta in Premier e domenica ha vinto il primo set contro l’oscillante Leeds di Bielsa per 6-2. Prova monstre di McTominay e Bruno Fernandes è uno dei migliori centrocampisti su piazza. I Red Devils possono guardare la classifica e accorgersi che con una gara in meno si ritrovano a -5 dal Liverpool;
- Le montagne russe firmate Citizens premono la modalità up e risalgono grazie all’espugno del St Mary’s Stadium. Uno a zero targato Sterling – su assist del genio onnipresente De Bruyne – sui sorprendenti Saints e il City afferra la settima piazza con 23 gettoni ed un match in meno sul groppone. Guardiola dovrà imporre continuità ai risultati dei suoi fuoriclasse;
- Nel nord di Londra riecheggia l’eco “Mou, abbiamo un problema”. Perché nel giro di quattro giorni gli Spurs hanno ceduto il passo alla banda di Klopp, mercoledì scorso, e domenica al Tottenham Hotspur Stadium il Leicester di Rodgers ha suonato la sinfonia vincente per 2-0. In gol ovviamente l’immarcescibile Vardy e i tre punti presi consentono ai Foxes di ribalzare in seconda piazza a 27, superando proprio Kane e soci fermi a 26. Tanto di cappello a Brendon Rodgers, sta svolgendo un lavoro immenso con i suoi. Dopo due segni negativi, passa il fiume e arriva a riva il Chelsea di Lampard, vittorioso nel derby londinese del Monday Night contro il West Ham – sfida sentimentale e dai mille ricordi per il tecnico dei Blues – per 3-0 griffato dalla doppietta di Abraham. Il Chelsea è quinto a 25 punti in classifica e nel Boxing Day di Santo Stefano affronterà l’Arsenal; prepariamoci ad un emozionante 26 dicembre in salsa britannica.
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