Considerazioni sparse post Genoa-Milan (2-2)
Il numero due non porta fortuna al Milan, che gioca male e pareggia in extremis.
- Il Genoa di Maran ha la capacità magica di catapultarci all’indietro di una sessantina d’anni, in un calcio che non c’è più, con uno schema iniziale che prevede sostanzialmente quattro difensori centrali e un baricentro bassissimo. Sia chiaro: non vuole essere una critica al tecnico, che fa di necessità virtù, ma ad una società che gli ha messo in mano una rosa che definire male assortita è un eufemismo;
- A proposito di rose, in questa partita sono emersi tutti i limiti di quella del Milan, che senza un’alternativa ad Ibrahimovic fa una fatica del diavolo sia a trovare spazi nelle maglie offensive avversarie, sia a liberare quando è la propria difesa ad essere in difficoltà. Una situazione tutt’altro che rara, oltretutto, in assenza di Kjaer, con Romagnoli che combina un guaio a partita, il giovane Kalulu che è stato lanciato di botto nella mischia e non si può pensare che non commetta ingenuità, per non parlare di Dalot: inadeguato in tutto;
- Dai peggiori ai migliori, tra i rossoneri la palma va a Calabria: un giocatore cresciuto molto quest’anno e che stasera ha letteralmente predicato nel deserto di un reparto in difficoltà, andandosi anche a togliere la soddisfazione del goal. Inutile dire che il migliore del Genoa è Mattia Destro, rispolverato di recente dal suo allenatore e letteralmente risorto contro la squadra nella quale non era mai riuscito ad imporsi e che aveva segnato un po’ la fine della sua carriera ad alti livelli;
- Ricollegandoci al punto iniziale, la sfida tra gli allenatori questa sera è stata vinta indubbiamente da quello del Genoa. Senza strafare, Maran è riuscito a mettere a nudo tutte le difficoltà degli avversari, a loro volta privi di molti effettivi importanti, mentre Pioli non ha mostrato grande lucidità nei cambi, per esempio lasciando in campo un irritante Leao al posto di Rebic proprio nel momento migliore della sua squadra;
- Il risultato finale è nel complesso giusto, in una partita spaccata in due tra un primo tempo lento e noioso e una ripresa ricca di occasioni per entrambe le squadre, anche se non certo brillante per quanto riguarda la qualità del gioco. Un match che sicuramente avrà divertito i tifosi meno amanti della tattica e fatto storcere il naso a chi si aspetta qualcosa di più da una partita di calcio.
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