Considerazioni sparse post Bologna-Roma (1-5)
La Roma regala una magistrale interpretazione del calcio di Fonseca.
- Succede tutto nel primo tempo: una Roma in versione monstre banchetta al Dall’Ara giocando un calcio meraviglioso, realizzando 5 reti e divorandosene altrettante. Anche il gol del Bologna porta la firma giallorossa, con una sbadata autorete di Bryan Cristante. Nella ripresa la Roma tira il freno a mano, ma arrivano comunque un gol annullato per parte e un palo di Borja Mayoral;
- Il quadrilatero composto dai due centrali di centrocampo (Villar e Veretout) e i due trequarti (Pellegrini e Mkhtaryan) fa prendere ai giallorossi l’assoluto dominio delle zone centrali del campo: la capacità di pressare, di attaccare gli spazio e di giocare nello stretto dei quattro manda completamente in tilt il Bologna sin dalle primissime battute. A dare ampiezza ci pensano i due esterni, che macinano chilometri e prendono parte a tantissime azioni offensive;
- Il piano gara del Bologna si rivela, semplicemente, un disastro. I giallorossi occupano magistralmente gli half-spaces offensivi, senza che i centrocampisti del Bologna riescano mai a trovare delle contromisure. De Silvestri si ritrova costantemente in inferiorità contro l’asse martellante Spinazzola-Mkhitaryan, mentre Danilo regala una prova da 3 in pagella. Nella ripresa, con il passaggio alla retroguardia 3, si vede quantomeno un passo in avanti in termini di organizzazione difensiva;
- In tanti speravano di vedere il doble pivote, ma Fonseca sceglie di alzare la posizione di Pellegrini e (ancora una volta) i fatti gli danno pienamente ragione. Con Dzeko a svariare su tutto il fronte offensivo, gli spazi vengono riempiti costantemente dai trequarti e dagli esterni, tagliando continuamente a fette la linea arretrata dei rossoblù. Giocano tutti un ottimo match, ma l’uomo partita se lo prende Lorenzo Pellegrini, che risponde nel modo migliore alle ingenerose critiche della settimana con un gol, un assist e una prova tecnicamente sublime. Da applausi anche il moto perpetuo Spinazzola, onnipresente nella manovra offensiva giallorossa, e un Villar passato rapidamente da oggetto sconosciuto (meno di un anno fa era nella Serie B spagnola) a cervello pulsante della squadra;
- Piccola nota a margine: Dzeko ha siglato il suo 111esimo gol con la Roma, raggiungendo Amedeo Amedei nella classifica dei migliori marcatori della storia del club. Nel Bologna invece poco da salvare, se non la voglia di Barrow e i movimenti di Palacio. E’ vero che c’erano parecchie assenze, ma quasi tutte tra gli attaccanti: non bastano a giustificare una prova così sciatta, soprattutto a livello difensivo. Mihajlovic avrà parecchio su cui lavorare, così come la società: urge inserire almeno un centrale di livello, dopo l’inspiegabile cessione di Bani.
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