Considerazioni sparse post Lazio-Bruges (2-2)

Con qualche brivido finale, c’è ancora più gusto.
– “But every now and then I feel so insecure, I know that I just need you like I’ve never done before” cantava il compianto quartetto di Liverpool di cui oggi ricorre l’anniversario dell’uccisione del leader Lennon. È stato così stasera per ogni tifoso Laziale;
– Da Inzaghi a Inzaghi. Da Lazio-Inter, a Salisburgo-Lazio: quella traversa sul finale ha rappresentato l’incubo che ogni tifoso biancoceleste aveva limpido nel suo sguardo quest’oggi. Ma il fato ha sorriso ai biancocelesti ed è arrivata la qualificazione da imbattuti nel girone;
– La prima frazione e l’ultimo quarto d’ora hanno visto svolgersi le fasi fondamentali della partita: gol, traverse, espulsione e occasioni sprecate. Lazio incatenata dal timore, rimane bassa e si gongola troppo sul vantaggio per poi patire sul finale. Rivedibili i cambi di Inzaghi;
– Il passaggio agli ottavi della Lazio è meritato, dopo un girone d’andata vessato dal noto virus e dalle prestazioni estatiche contro il Dortmund e lo Zenith;
– Stasera non c’è un migliore, ma c’è una squadra che all’unisono ha raggiunto un traguardo essenziale per crescere e provare a giocarsela nel 2021 contro le grandi d’Europa.