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, 6 Dicembre 2020

Considerazioni sparse post Marvin Vettori vs Jack Hermansson


Ormai nessun dubbio: Marvin Vettori è un contendente molto serio nella middleweight division della UFC. "The Italian Dream" può sognare davvero il top nelle Mixed Martial Arts.


- Non c'è nulla di più illuminante di una verità finalmente rivelata. Agli occhi di chi, anche in buona fede, non credeva e di chi non voleva crederci, Marvin Vettori ha dimostrato con incontrovertibili fatti perché ritenesse di essere un top fighter nell'Ultimate Fighting Championship. Qualsiasi dubbio a riguardo è stato ormai spazzato via da "The Italian Dream" dopo ieri sera;

- La sfida a Jack Hermansson, lanciata con breve preavviso e nello slot di main event mai raggiunto da un italiano in UFC, non è stata approcciata con approssimazione da Marvin, tutt'altro. A dispetto del poco tempo a disposizione, il nativo di Mezzocorona ha costruito e applicato fin da subito un gameplan intelligente e senza forzature, riuscendo ad accorciare la distanza senza troppi problemi a fronte dell'allungo superiore in dote allo svedese;

- Il knockdown messo a segno nel primo round (rapida combinazione di jab destro e sinistro a seguire, non l'unica vista nel corso dell'incontro) è stato accompagnato in seguito da una gestione sempre accorta delle fasi a terra da parte di Vettori. Non si è creato grandi varchi per una sottomissione, è vero, ma il controllo della top position da parte sua non è mai stato messo in discussione da un pur vivace Hermansson, costretto a lavorare sempre con la schiena a terra. Puntuale anche la difesa dei takedown per il nostro portabandiera in UFC, che ha perso l'equilibrio solo su tentativi concatenati del rivale e senza concedergli successivamente alcun margine per iniziative pericolose al tappeto;

- Solo nel terzo round Hermansson ha trovato le misure ideali per impegnare col suo striking in piedi Vettori, altrimenti sempre molto reattivo in replica a qualsiasi iniziativa di "The Joker" o con movimenti del busto a far andare a vuoto le sue insidiose bordate. Nella quarta e quinta ripresa, territori inesplorati da lui in carriera a differenza del suo diretto avversario, Marvin ha scacciato via qualsiasi fantasma di crollo improvviso rispondendo colpo su colpo ai numerosi scambi frenetici in giro per la gabbia. A dispetto delle incognite maturate alla vigilia del match, "The Italian Dream" ha retto fisicamente e mentalmente il ricorso ai championship round per decretare il verdetto della contesa, in realtà mai apparso davvero in bilico per tutti i 25 minuti;

- E ora, qual è il limite attuale di Vettori nella middleweight division? Se non è ancora il cielo, su cui volteggia solitario quell'Israel Adesanya già affrontato da lui nell'aprile 2018, è sicuramente qualcosa che gli va molto vicino. Aver battuto il numero 4 del ranking di categoria gli varrà certamente un bel balzo in alto nelle gerarchie. Un match contro il #1 Robert Whittaker può apparire molto ambizioso ma non impossibile, quello contro il #2 ed ex contendente al titolo Paulo Costa quanto di più concreto e meritato possibile per il miglior fighter di MMA proveniente dal nostro paese.


 

  • Classe ’90, giornalista pubblicista e collaboratore per testate locali, scrive e vive di sport: popolari, minori, americani, di combattimento, di lotta e di governo. Ha scritto su Fox Sports fino alla sua chiusura, sviscera il mondo delle Mixed Martial Arts sul podcast di MMA Talks.

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