Considerazioni sparse post Spezia-Lazio (1-2)

Con la testa al Bruges, la Lazio mette in tasca tre punti importanti.
– Siamo in missione per conto di Dio, diceva Elwood Blues, e la Lazio era in missione per ottenere i 3 punti: detto, fatto;
– Una Lazio in formato Giano bifronte batte uno Spezia che si conferma squadra molto abile tecnicamente e ben schierata in campo, con geometrie e schemi mnemonici;
– Ogni saggio futbolista sa perfettamente che la regola aurea del gol sbagliato gol subito è implacabile e ai due pali dei bianconeri liguri rispondono i gol di Immobile e Savic;
– Il secondo tempo è già il riscaldamento pre Champions tanto che d’un tratto Edy Reja ritorna come un ombra sul campo e la Lazio si chiude non concedendo occasioni agli spezzini se non fosse, ed è la notizia, una disattenzione di Acerbi che permette a Nzola di accorciare le distanze;
– Immobile segna ancora, Reina dà sicurezza, Leiva detta il tempo, Luis Alberto regala solo sprazzi. Lo Spezia dimostra di meritarsi la categoria giocando un calcio pulito ma troppo spesso sterile e alcune volte innamorato di se stesso ma Italiano sta facendo un ottimo lavoro.