Considerazioni sparse post Borussia Dortmund-Lazio (1-1)
La Lazio mostra grande personalità ed un Immobile incontenibile.
- Nella giornata nella quale si celebra il Maestro Tommaso Maestrelli, la Lazio sfodera una prestazione come quella dei suoi predecessori scudettati del ‘74: pregna di grinta e tecnica. Forse sarà vero che come diceva Max Gazzè “una musica (quella della Champions) può fare”;
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- Nel secondo tempo la Lazio, però, punge come un’ape e vola come una farfalla, sottomettendo i gialloneri e non arrivando al definitivo ko solamente a causa dei voli angelici del portiere tedesco;
- Menzione speciale sull’età media del Borussia Dortmund che cerca, scova e sforna talenti di continuo e pur senza Haaland non snatura il suo credo (ah, per dire: in panchina c’era un neo sedicenne);
- La Lazio bene. Anzi benissimo: gioca, soffre, segna con gli 11 + 5 cambi, con buona pace delle vedove del mercato estivo. Hoedt solido e preciso. Fares - ed è una buona nuova - fa vedere il suo bright side. Pereira quasi ai livelli di Luis Alberto e chiunque ha pensato di poter esplodere con Caicedo al 94esimo...
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Impuro, bordellatore insaziabile, beffeggiatore, crapulone, lesto de lengua e di spada, facile al gozzoviglio. Fuggo la verità e inseguo il vizio. Ma anche difensore centrale.
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