Considerazioni sparse post Cagliari-Spezia (2-2)

Lo Spezia dimostra come, nella provincia italiana, si possa anche giocare un buon calcio proponendo idee vincenti senza speculazioni difensive.
– Lo Spezia di Vincenzo Italiano mette in scacco il Cagliari di Eusebio Di Francesco, disputando un gran primo tempo, salvo farsi riprendere ad inizio ripresa da Joao Pedro e Pavoletti. Con meno precisione, ma senza abdicare, nel finale arriva il meritato pareggio di Nzola;
– Il Cagliari ha il merito di non cadere quando gli ospiti aggrediscono con veemenza. Sardi pragmatici: Sottil è a tratti imprendibile, Rog si dimostra granitico;
– I liguri, dal canto loro, dettano i ritmi del match, con un possesso palla convincente, soprattutto nel primo tempo. Una volta in svantaggio, lo Spezia continua ad attaccare e a menare la danza, seppur con qualche imprecisione al momento del passaggio decisivo. Bastoni fondamentale in fase di spinta. Il tridente offensivo tiene in ambasce i sardi;
– Leonardo Pavoletti torna al gol dopo un anno e mezzo. L’ultima marcatura risaliva ad un match contro l’Udinese nell’epilogo della stagione 2018-2019. Oggi, un colpo di tacco sontuoso distrugge il lungo digiuno;
– Italiano sta plasmando un collettivo interessante, dotato di sagacia tecnica e saggezza tattica. L’emblema del fatto che, nella provincia italiana, si possa giocare un buon calcio e proporre idee vincenti, senza speculazioni difensive.