Considerazioni sparse post Cluj-Roma (0-2)
In questo novembre la Roma sa solo vincere.
- Stadio (inevitabilmente) vuoto, freddo pungente, nebbia fitta, giovedì sera e tanti nomi poco noti: un match dai toni quasi amatoriali si riscalda un po' nel secondo tempo, dopo 45 minuti soporiferi con un solo tiro in porta;
Supporta Sportellate: associati
Il nostro lavoro si basa sull'impegno e la passione di una redazione giovane. Tramite l'associazione ci aiuti a crescere e migliorare sempre la qualità dei contenuti. Associati ora!- La Roma non interrompe la serie di vittorie neppure in coppa, anche se questa sera bastava non perdere, e ora nel girone potrà gestire gli ultimi due match con grande tranquillità, giocando con un occhio al campo e uno al campionato;
- Fonseca è costretto all'ennesima invenzione vista l'assenza contemporanea di 5 difensori centrali (record ai tempi del Covid): il tecnico sembra averci preso gusto e pur di non snaturare il suo nuovo 3-4-2-1, fa scivolare piano piano i giocatori fuori dal loro ruolo naturale, affiancandoli a dei pilastri e senza mai metterli in difficoltà;
- I più presenti in campo, come detto sono il freddo e la nebbia, che cala sul campo per tutta la seconda metà si gioco, ma una menzione speciale la meritano due coppie: Diawara-Villar che non sbagliano un tocco o passaggio corto, e Mkhitaryan-Dzeko, che in mezz'ora cambiano completamente il ritmo di gara. Nel Cluj spento, l'unico a mettere un po' di garra è il capitano Camora;
- Non bene, invece Bruno Peres, che stasera è sempre al posto giusto ma nel momento sbagliato e non riesce a sfruttare alcune belle occasioni. Sufficiente la prova di Cristante difensore centrale ma che per tutta la partita e senza successo tenta di lanciare lungo in impostazione. Ci si aspettava di più dal francese Pereira, tra i rumeni la vera delusione.
Ti potrebbe interessare
Dallo stesso autore
Newsletter
Iscriviti e la riceverai ogni sabato mattina direttamente alla tua email.