ligue 1
, 23 Novembre 2020
3 minuti

Considerazioni sparse post 11a giornata di Ligue 1


Non ci sono buone notizie per il Milan: il Lille è più vivo che mai.


- Non ci sono buone notizie per il Milan. La sfida di ritorno con il Lille si preannuncia forse ancor più complicata rispetto al pesante ko di San Siro, a causa di numerosi segnali positivi derivanti dal poker al Lorient. Il primo dovrebbe essere già noto e ha nome e cognome di Yusuf Yazici. Il trequartista turco, detto anche “uomo da multipla” segna un’altra doppietta e fornisce l’assist al rientrante Araujo. Il secondo è lo stato di forma di Jonathan Bamba. L’attaccante di origini ivoriane (eletto giocatore del mese di ottobre), è già arrivato a quota 8 assist, alle spalle del solo Di Maria a quota 10. Terzo punto è il primo centro in Ligue 1 di Jonathan David. Il canadese è l’uomo più atteso, l’investimento oneroso dell’estate targata Dogues. Che si possa essere sbloccato? Quarta e ultima riflessione, di stampo statistico: 31 tiri verso la porta bretone, 13 nello specchio e 15 vittorie nelle ultime 17 partite in casa in Ligue 1. Numeri da grande squadra;

- Difficile non commentare una sconfitta in casa Paris Saint-Germain. Nelle ultime considerazioni sparse si parlava di una Ligue 1 segnata per via della facilità con cui la squadra di Tuchel aveva spazzato via lo Stade Rennais. Ma se si guarda la classifica c’è davvero tanta competizione nelle zone nobili. Col Monaco arriva uno stop che lascia strascichi pesanti per il modo in cui è maturato (0-2 all’intervallo). Rimane però la sensazione che solo Mbappè e compagni possano perdere il campionato, evidente che il rapporto tra giocatori e allenatore sia tutt’altro che idilliaco. Giusti meriti da attribuire ai monegaschi, trascinati dai loro uomini-simbolo quali Volland e un redivivo Fabregas;

- Come ormai avrete imparato a memoria, un paragrafo è sempre dedicato alle storie di giornata. Anche l’undicesimo turno non fa eccezione. Cominciamo da Arnaud Kalimuendo, attaccante 18enne del PSG in prestito al Lens. Segnatevi questo nome perché potremmo sentirne parlare presto. Punta completa e rapida, rigorista all’occorrenza, viene da numeri eccezionali in Youth League, dove ha segnato 9 gol in 10 presenze. Piccola chicca, è una delle reclute della neonata scuderia di Francesco Totti. Ha qualche primavera in più di lui Jerome Hergault, 34 per l’esattezza, professione terzino destro. La sua particolarità? Ha esordito in Ligue 1 nella disfatta del Lorient a Lille. Un po’ il Ciccio Caputo di Bretagna, con le dovute proporzioni. Chi invece ha una presenza fissa nei tabellini è Hatem Ben Arfa. Con il suo gol-vittoria a Rennes è arrivato a 17 gol segnati contro le sue ex di Francia. Quagliarella chi?;

- Visto che ci siamo dilungati troppo andiamo spediti. In queste righe commentiamo insieme la frase pronunciata da Mattia De Sciglio, ovvero: “La Ligue 1 è un campionato più divertente della Serie A”. L’ex difensore di Juventus e Milan ha affermato di aver seguito il calcio francese prima di trasferirsi a Lione. Dichiarazione un po’ avventata ma nemmeno troppo secondo il mio punto di vista. La premessa del mio ragionamento è che il campionato francese si sia notevolmente ringiovanito negli ultimi anni. E questo abbassamento dell’età media abbia portato le squadre a predicare un gioco più spigliato o dichiaratamente meno difensivista;

- Chiudiamo con una notizia extra campo che sta tenendo banco nelle ultime settimane: la questione dei diritti televisivi. A tenere banco è la rinegoziazione dei rapporti economici, con la titolare Mediapro (che gestisce il neonato network Telefoot) pronta a chiedere una riduzione del 25% del canone per la stagione 2020/21. Finora l’unica certezza è che il governo non risarcirà i club per i mancati introiti del mese di ottobre (172 milioni) e che spetterà quindi alla LFP metterci una pezza. E l’ombra di Canal+ comincia a farsi più nitida all’orizzonte.


 

Autore

  • Milanese classe 1995, laureato in Marketing e Comunicazione sportiva presso l'Università IULM di Milano. Nei weekend sguazza nel torbido del calcio giovanile e del basket minors lombardo. Tifoso di talmente tante squadre che è difficile vederlo col broncio al lunedì mattina. I suoi idoli? Riccardo Cucchi e Jarno Trulli.

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