Considerazioni sparse post Sampdoria-Bologna (1-2)
Al Bologna riesce finalmente quello che non gli era riuscito finora in tutto il campionato: concretizzare.
- Nella sfida di Marassi la spunta, in rimonta, un Bologna che riesce a rimettere in piedi una partita iniziata in maniera pessima. La Sampdoria di Ranieri mette in mostra tutte le sue qualità nel primo tempo, mentre nella ripresa emergono tutti i suoi difetti. Nel complesso il Bologna fa quello che non gli era riuscito finora in tutto il campionato: riesce a concretizzare. Con appena 3 tiri in porta (di cui uno un autogol), i rossoblu si portano a casa 3 punti pesanti per risollevare una classifica che iniziava ad essere preccoupante;
- Il vero turning point del match è l’autogol di Regini a fine primo tempo. Nei primi 45 minuti la Samp tiene decisamente meglio il campo. I ragazzi di Ranieri, complice anche il gol trovato quasi subito, fanno la partita. A livello fisico i blucerchiati sovrastano il Bologna per una mezz’ora buona, grazie ad un Candreva in grande spolvero e ad una linea mediana molto attenta, con Thorsby e Adrien Silva sempre precisi nella giocata;
- L’errore di Regini sul finire della prima frazione cambia completamente le carte in tavola. Il Bologna torna in campo con una mentalità del tutto diversa e inizia a fare la partita. Sfruttando più volte l’ampiezza del campo giocando sugli esterni i rossoblu mettono in crisi le catene esterne di Ranieri, trovando il gol del vantaggio su una combinazione sulla lunga distanza Barrow-Orsolini. Nella ripresa la Samp fatica a creare gioco. Riesce a creare pericoli solo forzando errori in uscita del pallone del Bologna, impegnando un paio di volte Skorupski intorno all’ora di gioco. Troppo poco per riuscire a recuperare un match complicato, con il Bologna che, tutto sommato meritatamente, si porta a casa i tre punti;
- La Sampdoria mette in mostra tutti i suoi pregi e i suoi difetti. Come ogni squadra di Ranieri il tocco dell’allenatore romano si vede, e parecchio. A livello di intensità e di corsa i blucerchiati sono una delle migliori squadre del campionato. Quando possono giocare in contropiede i ragazzi di Ranieri riescono quasi sempre a gestire il match, come nel primo tempo di oggi. Al contrario, quando bisogna fare gioco, i limiti ci sono e sono parecchi. In tutta la rosa solo Gaston Ramirez sembra in grado di dare qualità. Adrien Silva (gran partita per lui oggi) è un ottimo playmaker, più a suo agio però in impostazione che nell’ultimo passaggio. Con il solo Quagliarella davanti a predicare nel deserto, sembra difficile chiedere a questa squadra qualcosa di più di un semplice campionato di metà classifica.
- Il Bologna ottiene la prima vittoria esterna del campionato in rimonta, dopo un inizio match davvero complicato. I rossoblu subiscono gol per la 42esima volta consecutiva, ma con un ottimo secondo tempo riescono a cancellare la prestazione anonima del primo. Senza alcun dubbio, pareggiare (con un autogol) appena prima della pausa aiuta non poco. Nella ripresa salgono in cattedra Barrow e Orsolini, che confezionano il gol del sorpasso, con un Palacio che gioca, a 38 anni, 90 minuti senza sbavature, prendendo anche un palo nel finale. L’mvp del match è però un ragazzo olandese di 22 anni che tiene su il centrocampo del Bologna quasi da solo per tutto il match. Schouten gioca una partita attenta, sbagliando poco o niente in impostazione e ripulendo un infinità di palloni. Dall’infortunio di Poli ad inizio stagione, ormai è lui il vero leader del Bologna di Mihajlovic.
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