Considerazioni sparse post Napoli-Milan (1-3)
Finché c'è Ibra c'è speranza.
- Curiosa la scelta del Napoli di giocarsi il match a specchio, nonostante l’assenza di Osimhen. Ci si sarebbe potuto aspettare il 4-3-3, per sfruttare la superiorità a centrocampo e servire con regolarità il tridente leggero, invece Gattuso decide di affrontare la sua ex squadra sul piano delle individualità. L’avvio gli dà torto, poi la sua squadra cresce progressivamente sul piano dell’intensità, anche se i quattro davanti faticano terribilmente a farsi largo verso la porta avversaria;
- L’impatto del Milan nei primi venti minuti di partita è devastante, con la squadra di Pioli che inizialmente pare rigenerata dalla sosta e spinge sull’acceleratore finché non trova una grande rete con Zlatan Ibrahimovic. Il paradosso è che il goal del vantaggio sembra quasi frenare i rossoneri, che abbassano il baricentro e cominciano a soffrire le azioni offensive del Napoli. In particolare, i rossoneri paiono patire una serata non proprio positiva di Bennacer: una vera e propria eccezione alla regola per uno degli uomini migliori a disposizione di Pioli;
- A proposito dello svedese: non si dica che il primo goal sia stato facile, perché si tratta di una rete da campione vero, probabilmente una delle migliori da quando è tornato ad indossare la maglia rossonera. Il cross di Theo Hernandez è ben direzionato, ma leggermente arretrato ed Ibrahimovic arriva in corsa, anticipando entrambi i difensori avversari (non gli ultimi arrivati) e andando a piazzarla dove Meret può soltanto seguire con lo sguarda. Una rete da fuoriclasse, anche se meno appariscente di tante altre;
- Nils Liedholm diceva che in dieci si gioca meglio e, ammettiamolo, non sempre va così. Questa sera però il Napoli pare averlo ascoltato, perché quando si è trovato in inferiorità numerica per l’espulsione di Bakayoko ha messo il turbo, palesando una condizione fisica superiore a quella dei rossoneri, dei quali alcuni effettivi paiono risentire dell’inizio di stagione molto intenso, in particolare dalla cintola in su dove l’efficacia non sembra essere la stessa di un mesetto fa;
- Il risultato finale premia il Milan e onestamente lo fa oltremodo per quello che si è visto in campo. Ha vinto la squadra capace di sfruttare maggiormente le occasioni a disposizione, brava a farlo e fortunata ad essere guidata in campo da un giocatore come Ibrahimovic. Il Napoli non esce ridimensionato dallo scontro diretto, ma anche questa sera ha palesato la cronica incapacità delle squadre di Gattuso nel trovare soluzioni offensive che possano mettere in difficoltà la difesa avversaria quand’è schierata.
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