, 2 Novembre 2020
2 minuti

Considerazioni sparse post Hellas Verona-Benevento (3-1)


Il Verona ne ha di più, ma il Benevento è all’altezza della categoria.


- Di questi tempi il lunedì sera purtroppo c’è ben poco da inventarsi. Meglio allora non fare gli schinizzosi e godersi un bel monday night tra due squadre godibili e ben allenate. La vince la maggiore qualità del Verona, ma il Benevento è una squadra solida e intelligente, che a tratti ha fatto anche meglio degli scaligeri;

- Antonin Barak avrebbe tutto per diventare un giocatore cult. Bel fisico tanta fragilità, tantissima tecnica e tanta inconsistenza, calzettoni abbassati, fascetta per i capelli lunghi disordinati, tecnica sopraffina, indolenza a pioggia. Fin qui peró è andato troppo a intermittenza per costruirsi un vero fan club. Aver incontrato uno spiritato come Juric puó dare una svolta alla sua carriera. Oggi una doppietta bella e soffice come una spruzzata di panna montata su un bicchiere pieno di fragole;

- Il tridente di Juric si completa con altri due giocatori non banali. Zaccagni in questo momento merita di essere definito il miglior trequartista italiano in circolazione. A Nikola Kalinic invece oggi è mancata solo la mira. Il resto c’era tutto. Il croato è stato un colpo abbastanza sottovalutato. Insegna il mestieri a molti colleghi;

- Il Benevento di Pippo Inzaghi è una squadra tecnicamente non molto dotata, eppure sembra avere la scorza abbastanza dura da poter quantomeno lottare fino alla fine per la salvezza. Manca soprattutto qualità in mezzo al campo. Lapadula e Caprari peró sono due giocatori in grado di fare la differenza in quelle zone di classifica, vedere il gol del Benevento per crederci;

- Oggi si sfidavano due allenatori non propriamente considerati come offensivi nelle proposte di gioco. Eppure abbiamo visto anche stasera un numero elevatissimo di occasioni da gol. Al netto delle varie proposte tattiche degli allenatori, il numero di gol spropositati di questo campionato dipende anche da una gamma di difensori centrali che non sembra mai all’altezza. Limitandoci a stasera, gente come Caldirola, Empereur, Tuia e Magnani non ci è sembrata meritare la categoria.

Autore

  • È nato pochi giorni dopo l’ultima Champions League vinta dalla Juventus. Ama gli sportivi fragili, gli 1-0 e i trequartisti con i calzettini abbassati. Sembra sia laureato in Giurisprudenza.

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