Considerazioni sparse post Crotone-Atalanta (1-2)
L’Atalanta vince, ma sembra aver perso la lucidità dello scorso anno.
- L’Atalanta vince. Era quello che serviva. Da Crotone, dopo due sconfitte consecutive, se non porti a casa i tre punti è più di una sconfitta. Così è stato. Tutto ok? Mica tanto. Perché la squadra di Gasperini non sembra avere la lucidità vista nelle ultime tre stagioni. Colpa della Champions: troppe partite, troppo ravvicinate e senza una vera preparazione atletica alle spalle;
- Riecco Muriel! Dopo centottanta minuti consecutivi in panchina voleva spaccare il mondo. Lo ha fatto. Pronti, via: due occasioni clamorose, con Cordaz che si supera. Poi due gol e partita in discesa. Lui e Ilicic sono giocatori che alzano il tasso tecnico della squadra in maniera esponenziale, ma uno dei due contro il Liverpool dovrà stare fuori. Chi?;
- Positiva anche la prova del Crotone, che non ha mai mollato, che avrebbe potuto pareggiarla nel finale. Gli è mancata solo un po’ di precisione o la qualità giusta negli ultimi metti. Una squadra che in sei giornate avrebbe meritato qualcosina in più, ma la classifica dice che ha raccolto un solo punto. E in panchina potrebbe già cambiare qualcosa;
- L’Atalanta è invece al momento un cantiere ancora aperto, soprattutto per quanto riguarda i nuovi acquisti, che ancora devono riuscire ad inserirsi al meglio negli schemi di Gasperini. Su tutti il colombiano Mojica, ma anche Depaoli e Miranchuk, oggi nemmeno utilizzati. Il russo è costato circa 15 milioni, ma ad oggi ha nelle gambe un solo spezzone contro il Midtjylland, in cui ha anche segnato;
- Testa al Liverpool, certo. Perché la qualificazione si decide adesso. Il doppio impegno pesa, ma l’Atalanta tra le quattro italiane che partecipano è quella ad aver fatto più punti sommati tra campionato e Champions. Un dato mica male, in una stagione così strana sarà la gestione delle energie a fare la differenza. Compito di Gasperini riuscirlo a fare al meglio. In attacco non dovrebbe aver problemi, più indietro...
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