, 26 Ottobre 2020
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Considerazioni sparse post Milan-Roma (3-3)


Un pareggio pirotecnico al ritmo del ballo del qua qua.


- Tra DPCM e giocatori positivi, il calcio continua imperterrito la sua corsa, svolgendo quantomeno il compito di catalizzatore sociale. Allo scopo aiutano partite divertenti come quella di stasera, tra due squadre che si affrontano a viso aperto per vincere, senza fare troppi calcoli, a costo di scoprire il fianco un po’ più del dovuto in qualche occasione;

- L’acquisto di Tatarusanu da parte del Milan si conferma incomprensibile sul campo tanto quanto lo era stato in sede di mercato. Non si capisce il motivo di acquistare all’estero un giocatore fermo da mesi, che oltretutto non è mai stato forte in vita sua, quando in Italia siamo pieni di ottimi portieri. Sportiello per esempio sarebbe stata un’ottima opzione, così come lo stesso Mirante che ora si è guadagnato il posto da titolare a Roma. Il rumeno proprio no;

- Merita una considerazione anche Leao, in questo caso positiva. L’attaccante rossonero spesso è accusato di avere un atteggiamento svogliato in campo, ma la verità è che questa è solo l’impressione che dà quando viene schierato da prima punta: un ruolo che non sa fare, soprattutto se gli si chiede di giocare spalle alla porta. Al contrario, quando viene schierato sulla fascia sinistra e può lanciarsi negli spazi, è devastante: un calciatore con margini di crescita enormi, che lui stesso non conosce ancora;

- Nelle file della Roma il migliore è Dzeko: un giocatore sul quale ormai si può aggiungere veramente poco. Se ha l’occasione segna, se non ce l’ha trova il modo di procurarsela e nel tempo libero funge da boa per aiutare il gioco della squadra. Il bosniaco è veramente un attaccante totale, del quale si parla fin troppo poco e che meriterebbe di migliorare il suo palmares di squadra fermo alle vittorie con la maglia del Manchester City nel 2014;

- L’elevato numero di reti finale (sei) è lo specchio di una partita ricca di emozioni, dove il pareggio è un risultato che lascia qualche rimpianto in più al Milan, tradito in due occasioni da Tatarusanu, al contrario della Roma che invece può ringraziare Mirante per avere tolto le castagne dal fuoco alla propria squadra in più di un’occasione. La squadra di Pioli conferma in ogni caso di meritare la posizione che occupa in classifica, così come quella di Fonseca che ha il merito di non perdere mai la calma e non arrendersi, riuscendo a rimontare per ben tre volte gli avversari.

Autore

  • Matteo Tencaioli. Classe 1980, da sempre diviso tra la professione di programmatore e l'amore per il giornalismo. Ama parlare di sport, in particolare di calcio e tennis. Conteso tra lavoro e famiglia, suo più grande amore, fa a sportellate tutti i giorni con il sonno per trovare il tempo di coltivare anche le proprie passioni.

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