, 10 Ottobre 2020
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Considerazioni sparse post mercato della Fiorentina


Un mercato all’altezza di una piazza prestigiosa.


- L’equipaggio c’è ed è ricco di marinai volenterosi, ciò che sembra difettare è il timoniere. Potrebbe riferirsi a questa metafora di stampo navale la Fiorentina targata 2020/2021. Già, perché la rosa dei Viola al termine del mercato è variegata e offre soluzioni di diversa natura, ma con un mister impregnato su cardini prettamente difensivi come Iachini le bocche di fuoco offensive dei fiorentini potrebbero inasprirsi;

- Andando con calma, la Fiorentina ha registrato alcune cessioni secondarie, come quelle di Sottil mandato al Cagliari o di Benassi girato all’Hellas Verona, e un’unica partenza di spessore proprio all’ultimo giorno della sessione, vale a dire Chiesa venduto alla Juventus;

- Sull’altro fronte, quello delle entrate, considerando che Amrabat e Kouamé già da gennaio si erano accordati con la società del patron Commisso, sulla riva dell’Arno sono giunti tre giocatori dall’ottima caratura tecnica ed esperienza come Bonaventura, Borja Valero e Callejon. In più è tornato dal prestito Biraghi e all’ultimo giorno è sbarcato un difensore molto interessante come Martinez Quarta, una sorta di “nuovo Pezzella”, oltre a Barreca, talento andato in naftalina un anno fa tra i meandri del burrascoso Genoa;

- Come dicevamo nel primo punto, il ventaglio dei petali della Viola è molto vasto, in particolare a centrocampo con tanti interpreti adatti sia in un centrocampo a tre, sia a due, che insieme rappresentano un mix di quantità (Amrabat, Pulgar, Duncan) e qualità (Castrovilli, Bonaventura, Borja Valero) non indifferente. Ora grazie all’inserimento di Callejon il 4-3-3 potrebbe essere un’opzione invitante, con l’ex Napoli e Ribery ad agire da esterni offensivi e Kouamé centravanti che si gioca il posto con Vlahovic. Un tridente di centrocampo ed attacco di tutto rispetto, per altro in difesa Milenkovic e Pezzella garantiscono costanza di prestazioni;

- La grande incognita però resta Iachini che negli ultimi anni nelle sue esperienze in panchina a Palermo, Udine ed Empoli ha sempre optato per una difesa a 3, impostando le sue squadre sulla difensiva e sfruttando il gioco in contropiede. Con il talento di cui dispone la formazione Viola, si potrebbe ipotizzare una difesa a quattro, con Milenkovic terzino destro bloccato, e possedere il pallino della gara sfruttando i giocolieri del centrocampo e Ribery. Il mercato della Fiorentina è perciò ampiamente sopra la sufficienza, ora sarà il campo a parlare, o più che altro i dettami tecnico-tattici di un allenatore che ha sulle spalle le pressioni di una piazza che ambisce a traguardi più consoni di una salvezza tranquilla.

Autore

  • Carlo Cecino, giovane trevigiano di belle speranze. Nato il 18/05/1994 durante la meravigliosa notte di Atene, col Milan che sculacciava il Barcellona di Cruijff, si appassiona fin dal primo ciuccio allo sport. Segue con fervore il basket, con i San Antonio Spurs in cima alle ricerche. Entrare nel mondo giornalistico sportivo è il sogno, ma anche diventare il magazziniere dello spogliatoio dei New York Knicks non sarebbe male. Gli idoli sono Valerio Fiori e DeShawn Stevenson, oltre a Federer, leggenda vivente del tennis.

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