, 9 Ottobre 2020
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Considerazioni sparse post mercato del Crotone


La rosa a disposizione di mister Stroppa è, qualitativamente parlando, la peggiore della Serie A.


- Si sa, salvarsi per una neopromossa equivale molto spesso a compiere un miracolo, ancor di più quando le risorse economiche non sono paragonabili a quelle delle dirimpettaie. Il Crotone proverà ad ogni modo a ripetere l’impresa titanica avvenuta nel campionato 2016/2017, annata storica per i pitagorici che guidati in panchina da mister Nicola scalarono l’Everest e ottennero la permanenza al primo anno in Paradiso (la Serie A);

- Certo che ad oggi la rosa di mister Stroppa non offre garanzie tecniche in grado di far dormire sonni tranquilli ai tifosi crotonesi. È rimasta l’impronta dello zoccolo duro – Cordaz, Marrone, Golemic, Benali, Molina, Messias e Simy –, della formazione che si è garantita il ritorno nella massima categoria nazionale dopo due anni di purgatorio in B, con nessuna cessione eccellente. Una traccia disegnata sul 3-5-2 (adattabile in 3-4-1-2 e 3-4-2-1) che trascorse le prime tre giornate di campionato non appare pronta per garantire una scialuppa di salvataggio ad altissimi livelli. Basti considerare i 10 gol subiti in totale contro Genoa, Milan e Sassuolo e gli zero punti arpionati dopo il primo trittico di stagione;

- Troppo friabile la difesa dei pitagorici che tramite il mercato estivo si è arricchita del centrale ex Boca Juniors, in prestito dall’Ajax Lisandro Magallan. L’argentino al momento sembra non aver dato quell’upgrade necessario per irrobustire la retroguardia calabrese, e nemmeno le new entry last-minute di Djidji e Luperto, rispettivamente da Torino e Napoli, ci sembrano appropriate per far salire di livello la linea difensiva di fronte a capitan Cordaz;

- Sulle fasce fluidificanti sono arrivati Rispoli e Pedro Pereira a destra, Reca a sinistra – utili mestieranti ma con poca qualità – mentre le chiavi della mediana sono state affidate all’esperto Cigarini, unico vero acquisto con tanta esperienza in A, che si alternerà al neoarrivato Petriccione. Aggiungiamoci Eduardo Henrique che ha le sembianze della classica meteora, poi per l’attacco la dirigenza dei pitagorici ha offerto al proprio allenatore gli ingaggi di Riviere, Dragus e Siligardi. Nomi che non ci sembrano per nulla utili per il salto di categoria, anche se potremo restare estasiati e ci siamo già convertiti al culto per il centravanti Simy;

- A chiosa, il giudizio generale sul mercato del Crotone non può essere sufficiente. Sono sbarcate in Calabria tante scommesse e pochi giocatori già scafati per il campionato italiano, di cui molti dal rendimento ondivago. Senza tenere conto che Cordaz e compagni non potranno usufruire a lungo andare del focoso calore del pubblico degli Squali, la salvezza per gli uomini di Stroppa è paragonabile a una “mission impossible”.

  • Carlo Cecino, giovane trevigiano di belle speranze. Nato il 18/05/1994 durante la meravigliosa notte di Atene, col Milan che sculacciava il Barcellona di Cruijff, si appassiona fin dal primo ciuccio allo sport. Segue con fervore il basket, con i San Antonio Spurs in cima alle ricerche. Entrare nel mondo giornalistico sportivo è il sogno, ma anche diventare il magazziniere dello spogliatoio dei New York Knicks non sarebbe male. Gli idoli sono Valerio Fiori e DeShawn Stevenson, oltre a Federer, leggenda vivente del tennis.

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