, 5 Ottobre 2020
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Considerazioni sparse post sesta giornata di Ligue 1


Considerazioni sparse post sesta giornata di Ligue 1.


- Così come negli altri principali campionati europei, nella giornata di lunedì 5 ottobre cala il sipario sulla sessione estiva di mercato. Una finestra ricca di colpi di scena che merita qualche riflessione. Il principale protagonista è stato (neanche troppo a sorpresa) lo Stade Rennais, con acquisti intelligenti per affrontare l’impegno europeo e rimanere competitivo in patria. Dalbert e Rugani sono due nomi sicuri a cui potrebbe aggiungersi il colpo di coda, che risponde al nome di Jeremy Doku. Il belga, pepita 18enne dell’Anderlecht che molti paragonano a Lukaku per numeri, potrebbe prendere il posto del partente Raphinha, destinazione Leeds. Anche il PSG ha pescato parecchio in Italia. Dopo il riscatto di Icardi ecco Florenzi (super gol per lui contro l’Angers) e De Sciglio per sostituire Thomas Meunier, ora al Dortmund, a cui si affianca Moise Kean in attacco. A proposito di gioielli preziosi, il Lille ha individuato in Jonathan David il successore di Pepè, Leao e Osimhen come nuova gemma da valorizzare. Se cercate qualche possibile rivelazione vi suggeriamo i nomi di Amine Gouiri (ala destra del Nizza), Sofiane Diop (interno del Monaco) e Adil Aouchiche (mezz’ala del Saint-Etienne). Ma troverete altri nomi più in basso;

- Se siete rimasti sorpresi dalla mancanza di OL e OM, ora vi spieghiamo perché. L’Olympico numero 100 (ribattezzato successivamente Desolympico per la povertà della performance offerta), condizionato fortemente dall’espulsione di Payet al 18’, è stata la testimonianza lampante della pochezza tecnica attuale di entrambe le squadre (per la gioia della pungente satira transalpina) e di conseguenza ha enfatizzato le colpe evidenti delle due proprietà. Ed è per questo che ci si attende dai due club un ultimo giorno ricco di fuochi d’artificio, anticipati dai botti dei brasiliani Paquetà e Luis Henrique;

- Prestate ora attenzione a questi due nomi: Ignatius Ganago e Ibrahima Nianè. Anche se non vi dicono niente, è piuttosto probabile che ci ritroveremo spesso a parlare di loro. Il primo, attaccante camerunense cresciuto nel Nizza, sta trovando fortuna al capo opposto della Francia. Quattro gol conditi da due assist per lui, uscito per infortunio contro il Saint-Etienne. Il secondo, anche lui attaccante, anche lui classe ’99 ma senegalese, ha pareggiato un record che resisteva dal 1988. Era infatti dai tempi di Marc Pascal (Stade Brestois 29) che un giocatore non segnava sei centri nelle prime sei gare di campionato. Ma ne aggiungiamo un altro, Kephren Thuram, figlio di Lilian e fratello del più celebre Marcus: primo tiro in porta e primo gol in Ligue 1 Uber Eats per la vittoria che il Nizza dedica a tutti coloro che hanno sofferto i danni della tempesta Alexander;

- Il primo weekend di ottobre certifica la rinascita delle “piccole”, Digione a parte. Alle quattro reti di Ganago vanno sommate le altrettante realizzazioni di Gael Kakuta, tutte su rigore. Ah, dimenticavo, anche lui acquisto estivo di zero euro per la matricola Lens. Sul Metz è meglio invece non scrivere niente per non fare brutte figure, mentre il Brest regola un Monaco impassibile con il più classico dei gol da ex griffato da Romain Faivre. Completa il quadro il Nimes, che vince il sentitissimo derby del Gard per la seconda volta nella storia (la prima era stata nel ’92), dopo aver perso quello degli striscioni in autostrada tra le tifoserie (giusto per darvi un assaggio, i tifosi del Montpellier considerano la città di Nimes una Roma comprata su Wish. Non proprio un complimento);

- Esiste infine qualcosa di più esplicito di un cartellino rosso per certificare un inizio da incubo? Io credo di no. Les Verts, ridotti in 9 a Lens, escono se possibile peggio rispetto alla gara contro il Rennes. Inconcepibile il fallo di Kolo (mi perdonerete se non scrivo il nome per intero), colui che dovrebbe essere il leader della difesa dopo le cessioni danarose di Saliba e Fofana (70 milioni in due) e l’addio al calcio di Perrin. E l’ira dei tifosi del Sainté comincia a farsi sentire. È riuscito comunque a far peggio Andrei Girotto, sponda Nantes. Il difensore argentino si fa cacciare dopo appena tre minuti per un brutto intervento su Maolida. Di fatto la gara per i canarini finisce lì, visto che già in 11 vs 11 la squadra di Gourcouff fatica a mettere giù due passaggi, figuriamoci con l’uomo in meno…


 

Autore

  • Milanese classe 1995, laureato in Marketing e Comunicazione sportiva presso l'Università IULM di Milano. Nei weekend sguazza nel torbido del calcio giovanile e del basket minors lombardo. Tifoso di talmente tante squadre che è difficile vederlo col broncio al lunedì mattina. I suoi idoli? Riccardo Cucchi e Jarno Trulli.

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