Considerazioni sparse post quarta giornata di Premier League
Quello che abbiamo appena vissuto non è stato l'abituale weekend di Premier League. Ecco le considerazioni sparse sulla quarta giornata del massimo campionato inglese.
- 1-6 e 7-2. Due risultati che, in estrema sintesi, ci dicono che non è stato il weekend di Premier League a cui siamo abituati. In particolare quando scopriamo che le due squadre sconfitte con questi passivi sono rispettivamente il Manchester United e il Liverpool, l'ultima volta che abbiamo controllato erano le due squadre più titolate d’Inghilterra. Lo United di Solskjaer crolla sotto i colpi del Tottenham evidenziando per l’ennesima volta i sintomi di una squadra malata che non è mai stata davvero curata dal mercato. Il Liverpool di Klopp invece viene spazzato via dall’Aston Villa e noi ci innamoriamo ogni giorno di più di Jack Grealish, ieri 3 assist e 2 gol;
- È stato anche il weekend del primo attesissimo scontro in panchina tra Pep Guardiola e Marcelo Bielsa, che per non fare male ai tantissimi ammiratori e cultori di entrambi si sono “accordati” per il pareggio. 1-1 il risultato finale con il Leeds che si conferma come una delle sorprese di questo avvio di stagione e il City che continua a raccogliere meno di quanto semina, ma sarà competitivo fino all’ultima giornata per la vittoria di una Premier League che si preannuncia più equilibrata della scorsa (e vabbè ci pare pure semplice);
- Se si guarda alla testa della classifica, invece, l’espressione che viene da pronunciare è “Cazoo”. Infatti le prime due squadre della graduatoria, nonché le uniche a punteggio pieno sono le due sponsorizzate dal brand di compravendita di auto usate inglese. Dell’Aston Villa abbiamo già detto, mentre l’Everton conferma la propria solidità, manda nuovamente in gol Calvert-Lewin (siamo a 6) e vola sulle ali di un giocatore che credevamo di aver perso e siamo grati di aver ritrovato perchè quando si sente protagonista è un magnifico spettacolo per gli occhi: James David Rodríguez Rubio, il calciatore più decisivo di quest’avvio di Premier;
- A zero punti rimangono invece Fulham, Sheffield United e Burnley che guardano tutti mestamente dal basso. Senza entrare troppo nel piano tecnico dell’analisi di queste tre squadre, risalta in modo eclatante il fatto che buona parte del bottino di questo genere di formazioni nell'arco della stagione derivi dal rendimento di fronte al pubblico di casa e dalla capacità di rendere il proprio stadio un fortino, condizione che in questo momento è venuta meno e finisce con il condizionare negativamente risultati e prestazione. Vedere un gioiello Craven Cottage vuoto, inoltre, è sempre un colpo al cuore;
- Considerazione finale per l’Arsenal di Mikel Arteta che ha cominciato bene il campionato raccogliendo 3 vittorie e l’unica sconfitta stagionale in casa del Liverpool dove è fondamentalmente impossibile uscire senza le ossa rotte. Finalmente in casa Gunners si vede uno straccio di progetto all’orizzonte, anche se la squadra chiede ancora tempo per ingranare. Tempo che servirà anche al Chelsea per sistemare tutte le sue nuove stelle nel modo migliore possibile, intanto il 4-0 contro un inguardabile Crystal Palace aiuta a lavorare sereni. Quest’anno ci saranno degli interessantissimi derby di Londra.
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