Ligue 1, quinta giornata - Considerazioni sparse
- Non c’è parola migliore di “solidità” per indicare lo stato di forma dello Stade Rennais, nuova capolista e ancora imbattuta (al pari del Lille, secondo). La squadra bretone non domina mai le partite ma riesce a essere tremendamente efficace quando si tratta di portare a casa il risultato. Lo 0-3 maturato allo “Geoffrey Guichard” regala un boost psicologico incredibile ai ragazzi di Stephan, che si preparano ad accogliere Alfred Gomis come nuovo portiere, in sostituzione di Edouard Mendy passato al Chelsea. L’ex-Toro arriva dal Digione per una cifra vicina ai 15 milioni, esattamente come il centrale Aguerd, giunto a Roazhon Park da sconosciuto e già a segno per la seconda volta con i nuovi colori;
- Olympique, che succede? Marsiglia e Lione non sanno più vincere e il distacco dalla vetta comincia a farsi preoccupante. In una città già nell’occhio del ciclone per i provvedimenti anti-assembramento, l’OM viene a sua volta invischiato nella spirale. Per i biancazzurri matura la terza gara interna senza successi e la seconda consecutiva acciuffata in extremis. Chissà se il nuovo arrivato Bruno Henrique sarà in grado di dare la svolta a una squadra con pochissime certezze. Sul fronte del Rodano la situazione è ancora più delicata. L’OL raccatta un misero punticino da Lorient e Rudi Garcia, con grande umiltà, ci mette ancora la faccia ma i numeri lo condannano. Con 1.5 punti a partita, l’ex-tecnico della Roma ha la media più bassa dall’insediamento di Guy Stephan sulla panchina dei Gones (stagione 1995/96). E nel frattempo la situazione Depay rimane ancora in stallo;
- Se mai ce ne fosse stato bisogno, la quinta giornata conferma tutti i nomi più attesi sul fronte degli attaccanti. Ben Yedder, Delort e Ganago come scorer; Volland, Laborde e Kakuta nelle veci di assist-man. Ma per Monaco, Montpellier e Lens l’esito è differente. Niko Kovac porta a casa la terza vittoria stagionale resistendo agli assalti dello Strasburgo in doppia superiorità numerica, con gli alsaziani sempre a caccia disperata di una punta. Il Montpellier agguanta un punto sotto il diluvio del Gaston Gerard e guarda il bicchiere mezzo pieno in vista del derby con il Nîmes. Sono proprio i Crocos a interrompere la striscia di tre “W” dei Sang et Or, ma ciò non toglie che il Lens sia davvero una squadra ostica da affrontare;
- Chi invece cerca di uscire dal guscio della mediocrità risponde ai nomi di Bordeaux e Nantes. Gli aquitani stabiliscono il record assoluto nella competizione come unico club ad aver collezionato tre pareggi a reti bianche nelle prime tre giornate interne. Magrissima consolazione per una società che deve riscattare gli ultimi campionati tutt’altro che brillanti. I Canarini perdono invece a Lille con due episodi sfavorevoli, tuttavia dimostrano ancora di non riuscire a compiere quell’upgrade per il podio, proprio per l’assenza tra i suoi giocatori di quella qualità che tanto servirebbe;
- Come la profezia vuole, Digione e Metz ci rispondono per le rime dopo averle inserite tra le principali candidate alla retrocessione. La partenza di Gomis in direzione Rennes si farà sentire e rimangono pochi giorni (e soprattutto pochi nomi) per poter investire il tesoretto in arrivo dalla Bretagna. I Dijonnais comunque ha dimostrato carattere nella gara con il Montpellier, una predisposizione al sacrificio necessaria ai borgognoni per sopperire ai limiti tecnici dell’organico. Certo, quel rigore fischiato contro al novantesimo grida un po’ vendetta. Dagli amaranto ai Grenats, a loro volta beffati dal gol di Sanson in extremis. La classifica piange ma il calendario non ha di sicuro aiutato (già affrontate PSG, Monaco e Marsiglia e Lille) e chi doveva farsi notare, alias Ibrahima Nianè, non si è fatto trovare impreparato.
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