Alla scoperta di Dejan Kulusevski
Dall'Atalanta Primavera, al Parma alla Juventus in un solo anno: l'ascesa di Kulusevski è stata tanto rapida quanto meritata. 35 sono stati i milioni spesi dalla dirigenza bianconera, l'ultimo pari ruolo a costare così tanto era stato Pavel Nedved. Come giocherà nei bianconeri? Riuscirà Pirlo a tirarne fuori tutte le sue migliori caratteristiche? Cerchiamo di guardare nel suo passato (e nel suo presente) per capire quale sarà il suo futuro. Un indizio? Sarà luminoso.
Dai premi assegnati dalla Lega Serie A per la stagione 2019/20, sono nate alcune discussioni: il miglior portiere doveva essere Donnarumma (e non Szczesny) e l'MVP Ciro Immobile invece di Dybala. Nell'uragano dei commenti e delle discussioni nel paese dei 60 milioni di ct, solo una decisione ha messo tutti d'accordo: Kulusevski è stato assolutamente il miglior giovane dello scorso campionato.
Alla prima stagione in Serie A, i numeri dello svedese sono stati prorompenti: 10 gol e 8 assist nel Parma e una crescita costante, come se non avesse assolutamente risentito del passaggio dalla Primavera dell'Atalanta alla prima squadra. La rosa del Parma aveva quest'anno numerose opzioni per il reparto offensivo: Inglese e Cornelius partivano per contendersi il posto da punta centrale, Gervinho era ormai sicuro del posto. Restavano Siligardi, Karamoh, Caprari e Sprocati a giocarsi l'ultimo posto del tridente.
Alzi la mano chi, alla lettura delle formazioni della prima giornata di campionato (proprio contro la Juventus), abbia quantomeno pensato "E questo chi è?" al nome di Kulusevski. Io, lo ammetto, rientro tra questi. Questo classe 2000 che sembrava dover fungere da equilibratore nel 4-3-3 disegnato da D'Aversa ha saputo smentire tutti, merito anche del tecnico che ha saputo vedere nello svedese qualcosa che non tutti avevano ancora visto.
Il suo background
Dejan Kulusevski proviene da dieci anni di giovanili nella squadra svedese del Brommapojkarna (che ha saputo lanciare nel campionato italiano anche Ekdal).
Il calcio, per Dejan, è un affare di famiglia: anche la sorella maggiore Sandra è infatti una calciatrice. Della sua infanzia in Svezia sappiamo pochissimo, ma quegli episodi possono essere esplicativi per capire il suo svezzamento, l'inizio del suo percorso. Il suo primo sport è stato il futsal: lì ha imparato l'uso della suola, variabile tecnica importante per fornire un'alternativa nella gestione del pallone. L'altro episodio è raccontato proprio dalla sorella: ogni volta che veniva saltata in dribbling, stendeva il fratello. Questa potrebbe essere stata una buona scuola, che potrà servirgli in avanti. Si sa, le cose imparate da bambino sono quelle che formeranno il nostro carattere.
Nel 2016, l'eccellente reparto scouting dell'Atalanta lo nota in un torneo estivo e lo soffia all'Arsenal, sborsando una cifra vicina ai 100.000 euro. L'impatto con il calcio italiano è devastante: con l'under 17 segna 17 reti, arrendendosi in finale scudetto contro l'Inter. Due anni più tardi si prende la rivincita, fornisce l'assist per il gol decisivo e viene premiato come miglior giocatore della finale.
La sua ascesa è vorticosa, come un uragano che si abbatte sui campi (spesso di provincia) dello stivale. In estate viene ceduto al Parma e dopo appena sei mesi diventa il centrocampista più pagato della storia bianconera. L'avvicendamento tra Sarri e Pirlo potrebbe destabilizzare il futuro di molti giocatori, non sarà così per Dejan Kulusevski. Lo svedese è un giocatore che si sarebbe affermato anche con Sarri, poiché possiede caratteristiche tecniche universali completamente slegate dalla scelta di un modulo: gioca come vuoi, un ruolo me lo trovo da solo.
Come giocherà nella Juventus
Prendendo come riferimento le sue esperienze con le giovanili dell'Atalanta e con la maglia del Parma, sono quattro i ruoli in cui sarà possibile vederlo in campo, sempre seguendo i dettami di un calcio posizionale, e andando contro ad un calcio fatto di compiti, e non di ruoli precisi. Quattro ruoli che sono tutti da prendere in considerazione, visto ciò che sappiamo sulle intenzioni nel modo di giocare del Pirlo allenatore.
Kulusevski potrà giocare (da mancino) come mezzala destra di qualità nei momenti in cui ci sarà da offendere maggiormente, mentre non ha mai giocato a sinistra. Il motivo è presto detto: da destra può esaltare la sua caratteristica principale, quello di venire dentro al campo e creare. Giocare (per ipotesi) in un centrocampo a tre vorrebbe significare una partecipazione attiva a un possesso palla attorno alla metà campo e far parte di una fase difensiva che limiterebbe le sue qualità offensive. Il suo mantra, da giocatore fulmineo qual è, dovrà essere soltanto "Guarda avanti e cerca la giocata decisiva".
Per questo, i due ruoli che più gli si addicono potrebbero essere quello del trequartista (anche se persiste la difficoltà di giocare in questo ruolo alla Juventus, vista la difficoltà nel trovare spazi nella densità centrale creata dagli avversari) ed ala in un reparto d'attacco a tre, come fatto a Parma.
Dejan Kulusevski è, per chi non lo sapesse, un grande appassionato di basket e tifoso dei Lakers. La sua passione per questo sport è facilmente visibile anche sui suoi campi da gioco. Esattamente come un playmaker infatti, l'indole lo costringe a prendersi degli uno contro uno durante il match. La caratteristica è determinante nel calcio di oggi, se guardiamo come giocano le migliori squadre al mondo, compreso il Bayern campione d'Europa.
Il suo inserimento costituirebbe la variabile impazzita all'interno della rosa della Juventus. Il dribbling come creazione di superiorità numerica, caratteristica che è mancata negli ultimi anni, a parte Dybala e i (rari) sprazzi di Douglas Costa. Tutto starà nel creare porzioni di spazio utili a creare giocate. Indubbiamente sarà impossibile vedere Kulu galoppare tra le maglie delle difese avversarie come faceva ai tempi della primavera atalantina, ma la trequarti è effettivamente casa sua: il luogo dove è libero di inventare e prendere in mano la manovra offensiva.
Ultimo, ma non determinante, il suo ruolo da prima punta, ricoperto durante Inter-Parma della scorsa stagione. Ruolo ricoperto con caratteristiche da falso nueve in precedenza nella primavera dell'Atalanta. Lo svedese è un calciatore moderno: certamente scattante e brevilineo, ma indubbiamente potente fisicamente. La sua completezza e astuzia mise in subbuglio il reparto difensivo degli uomini di Conte e può essere una possibilità di gioco nelle fasi di partita con un determinato copione: quella di situazione di vantaggio con la squadra avversaria sbilanciata in avanti.
Le somiglianze
Quando si guarda Kulusevski giocare, si possono avere due opinioni su di lui: la prima è che abbia delle caratteristiche innate. E questo è fuori discussione. La seconda è che sia figlio del suo tempo, ed abbia studiato i più grandi campioni degli ultimi 20 anni, prendendo qualcosa da ognuno di loro. Impossibile non pensare a Kakà nell'osservare le sue cavalcate, la decisione e la potenza nel portare palla negli spazi aperti.
Ancora più illuminante, quasi parodistica, sembra delle volte la sua somiglianza con Zidane: il suo modo di correre, la fluidità del suo movimento, il passo felpato nell'attesa di trovare la giocata giusta, il tenere botta nei contrasti. Dove deve ancora migliorare per la sua trasformazione è nel gioco aereo, a quel punto diventerebbe completo sotto ogni punto di vista.
Non sappiamo ancora con certezza come e quando verrà utilizzato, non abbiamo la fortuna di osservare il ragazzo ogni giorno in allenamento. Ci affidiamo quindi a ciò che è pubblico. Nell'amichevole contro il Novara, il primo gol nasce da un fraseggio al limite con Cristiano Ronaldo (che possa essere solo l'antipasto?), il quale aveva già espresso parere decisivo sulle qualità del talento svedese pur non avendoci ancora giocato assieme.
Nel gergo urbano, esiste un idioma secondo cui un'importante personaggio riconosce prima degli altri una particolare abilità di un altro personaggio (qualunque essa sia) nel fare qualcosa.
Si potrebbe dire "real recognise real", ma solo il tempo potrà dirci se sarà veramente così.
Ti potrebbe interessare
Dallo stesso autore
Associati
Newsletter
Iscriviti e la riceverai ogni sabato mattina direttamente alla tua email.