Considerazioni sparse post Juventus-Sampdoria (3-0)
La Juventus parte con il braccio fuori dal finestrino.
- Cambiano gli allenatori, i giocatori, le maglie, ma ci sono partite che la Juventus di questa generazione non riuscirà mai a non vincere. Pirlo parte con tre punti e tanta fiducia nel motore;
- McKennie e Kulusevski l’anno scorso non c’erano. Sono stati due acquisti rischiosi, non banali. Questi 90 minuti non dicono tutto ma dicono che sono giocatori che servivano. Lo svedese gioca a calcio da un anno ma sembra un veterano. Il gol è una gemma. McKennie porta muscoli a centrocampo e servivano;
- Un’altra bella notizia porta il nome di Aaron Ramsey. Schierato come una sorta di trequartista nel 3-4-1-2 ibrido di Pirlo, il gallese si inserisce e galoppa tra le linee come ai bei tempi. La difesa a tre sembra sempre la soluzione dove questo gruppo si trova più a suo agio. Quando hai a disposizione Bonucci e Chiellini è inevitabile. Strepitosi. Bene anche il giovane Frabotta, catapultato titolare a sinistra;
- Ranieri a Roma viene chiamato “il minestraro” per la sua straordinaria capacità di prendere un sacco di ingredienti e farne uscire un piatto mangiabile. Il minestrone del primo tempo, imbottito di terzini e mezzale di quantità non era molto buono. Meglio nella ripresa, con Quagliarella che dimostra a Bonazzoli che deve ancora mangiare tanto pastasciutta prima di insidiarlo. I punti non dovevano comunque arrivare oggi;
- Citando Beppe Viola, l’ufficio facce della Juventus oggi riscontra note positive. Rispetto alla tristezza cosmica dell’ultimo periodo sarrista oggi nei volti bianconeri c’era più distensione, più freschezza, più stile Juventus. È presto ma questa rosa merita ottimismo, anche a discapito di una dirigenza sportiva che sembra un po’ in confusione. I giorni passano e l’attaccante non si vede.
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