, 17 Luglio 2020
3 minuti

De Zerbi si gode Raspadori, baby bomber nel Sassuolo delle meraviglie


Alla sua sesta presenza in Serie A - la prima da titolare - Giacomo Raspadori ha messo a segno un gol fondamentale per la rincorsa europea del Sassuolo. Ora De Zerbi si coccola il suo attaccante, deciso a concedergli sempre più spazio in questo finale di stagione.


Un gol all'Olimpico contro una squadra, la Lazio, dimostratasi per lunghi tratti la principale antagonista della Juventus nella lotta scudetto. Giacomo Raspadori sta vivendo una sorta di bellissimo sogno. E non vuole essere svegliato. Con la rete con i biancocelesti è diventato il primo giocatore della storia neroverde ad andare a segno nel giorno del proprio debutto da titolare. Una gioia statistica aggiuntiva a quella per il primo, indimenticabile sigillo in Serie A.

Ne ha fatta di strada il '2000 di Bentivoglio. Era il 26 maggio del 2019 quando De Zerbi decise di farlo esordire in A nel giorno dell'ultima gara della stagione contro l'Atalanta. Il giusto e doveroso riconoscimento dopo le 15 reti in 26 partite messe a segno con la maglia della Primavera neroverde. Una promozione in prima squadra poi risultata definitiva e culminata con le 8 presenze totali collezionate in questa stagione (6 in campionato, 2 in Coppa Italia). Perché se un giocatore ha talento, De Zerbi è uno dei tecnici più indicati per incentivarne l'esplosione.

Come Di Natale

Entrato a far parte del settore giovanile del Sassuolo nel 2009, Raspadori si è lentamente innamorato di quei colori - il nero e il verde - che identificano quella che da lui viene definita come una vera "famiglia". Un sentimento puro e passionale verso il club emiliano, capace - a suo dire -  di superare quasi quello per altri due colori - il nero e l'azzurro dell'Inter - ammirati fin da bambino. E non poteva essere altrimenti dopo le 38 presenze collezionate l'Under 17 emiliano e i 58 gettoni totali con la Primavera del club.

https://twitter.com/SassuoloUS/status/1282632613551902721

Punta centrale molto mobile, Raspadori è un giocatore da molti accostato ad un bomber di razza come Antonio Di Natale per caratteristiche fisiche (172 cm per 69 kg) e tecniche. Un paragone importante e a dir poco pesante del quale, tuttavia, il ventenne di Bentivoglio non pare finora risentire. Solitamente impiegato come centravanti nel collaudato 4-2-3-1 del Sassuolo, Raspadori ha ricoperto anche il ruolo di ala sinistra nell'esordio stagionale contro il Perugia in Coppa Italia. Sono 220 i minuti totali collezionati quest'anno con la prima squadra neroverde. Un bottino importante per un giocatore provvisto ancora di ampi margini di crescita ma che può già vantare 31 presenze nelle selezioni giovanili azzurre (4 con l'Under 16, 9 con l'Under 17, 14 con l'Under 19 e 4 con l'Under 20).

Foto Instagram Raspadori

Patrimonio neroverde

Sa mettersi al servizio della squadra, arretra per ricevere il pallone, scambia nello stretto con i propri compagni e attacca la profondità: Raspadori è il prototipo dell'attaccante moderno. Un giocatore per il quale il 4-2-3-1 di De Zerbi pare cucito addosso a lui alla perfezione. Supportato da due esterni e da un trequartista e fungendo da unico terminale offensivo, il classe 2000 ha la possibilità di svariare su tutta la zona più avanzata del campo. Il talentino di Bentivoglio assume poi le sembianze di una vera e propria mina vagante quando ha il pallone tra i piedi. Bravo nel dribbling e nei calci piazzati, Raspadori è infatti provvisto di un tiro preciso e violento, lasciato spesso partire dalla lunga distanza.

Raspadori Sassuolo Juventus
Foto: Instagram Raspadori

Valutato 625 mila euro dalla piattaforma Transfermarkt, "Jack" - come viene chiamato nello spogliatoio neroverde - è legato al Sassuolo da un contratto che scadrà nel prossimo 2022. Una data che potrebbe tuttavia presto cambiare se il classe 2000 dovesse continuare a stupire in massima serie. Con ancora 5 giornate da disputare in questo campionato, Raspadori potrebbe infatti trovare maggiore spazio nelle rotazioni del tecnico De Zerbi. Le qualità e la fiducia del tecnico ex Benevento non mancano: gli ingredienti necessari all'esplosione definitiva del talentuoso attaccante ci sono tutti.


 

Autore

  • Cagliaritano, classe '96. Laureato in Scienze Politiche ed ex stagista alla Gazzetta dello Sport. Pallavolista da quando ho memoria, amo i libri, i viaggi, il mare e lo sport. Raccontarlo è la mia passione.

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