Top of the Flop, 17a giornata
TOP
Lukaku: il Benjamin Button del calcio italiano, fa goal impossibili e ne sbaglia di troppo facili per crederci davvero. Finisce in classifica perché il secondo goal contro il Genoa è troppo bello per ignorarlo, che è un po’ com’è Romelu: troppo devastante per far finta che non ci sia. #trattore, voto: tsunami
Orsolini: Sinisa chiama e finalmente Riccardo risponde. Devastante contro il Lecce. Sulla fascia, segna due bei goal ma il secondo è da stropicciarsi gli occhi e ci ricorda perché noi tutti crediamo che possa avere un futuro luminoso. Il fatto di far chiudere l’anno di Sinisa con un sorriso, è solo un motivo più per questa menzione strameritata #orsolinho, voto: hurricane
Tra l'altro Orsolini è diventato il più giovane calciatore italiano a segnare una doppietta in questa Serie A...
Ilicic: ci sono dei pomeriggi in cui può vincere le partite da solo, ieri era uno di quei pomeriggi e lui non stava neanche bene. Asfalta il Milan come se fosse una primavera il giovedì. Non sbaglia un controllo, giocate illuminanti e fantasia al potere. Se mantenesse sempre questo livello avrebbe qualche pallone d’oro in bacheca. #GenioSregolato, voto: Fantaghirò
FLOP
Kessie: utile come una mietitrebbia a ferragosto. Per trattorare trattora, ma non si capisce con che finalità. Corre, randella, fa confusione, poco altro. Il Milan affonda tutto insieme ma a urlare sono il re del mondo c’è sicuramente lui. Prima di avanzare richieste e mostrare spocchia bisognerebbe assicurarsi di saper giocare a pallone. #bluff, voto: montato dell’anno
Montella: probabilmente il suo procuratore è Gesù perché altrimenti non si spiega una serie di così buoni ingaggi con dei risultati così miseri e un gioco così sterile. Le sue squadre hanno due costanti, il talento degli uomini che le compongono e l’assenza di idee pressoché totale. In più aggiungiamoci che Montella non sa cosa sia la preparazione fisica. #UnaVitaInVcanza, voto: Natale ai Caraibi
Non perdere mai il sorriso Vincè
Mazzarri: perdere in casa in rimonta con la Spal e senza pioggia non era facile, ma Mazzarri conduce i suoi a questa grande impresa. A fine partita confiderà ai microfoni “sono felicissimo e stanchissimo, fino a due mesi fa non voleva vedermi nemmeno mia mamma”, Cairo ascolta interessato confidando nelle dimissioni ma ovviamente Walter svolta verso la cattiva influenza del Natale e tutto va a farsi benedire. #BuonNatale, voto: maledetto Natale
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