Aspettando il mondiale: overview sulle scuderie "minori"
Si scaldano i motori in attesa del mondiale di Formula1 2019, le scuderie si preparano a presentare le monoposto, i piloti prendono confidenza con le nuove vetture, tutti aspettano il 17 marzo quando i semafori si spegneranno per la prima volta dando il via alla 70° edizione del mondiale. In attesa del gran premio australiano proveremo ad entrare nel dettaglio delle varie scuderie, cercando di capire cosa è cambiato, cosa aspettarci e provando ad azzardare qualche previsione. Per l’ultimo appuntamento di questa rubrica andiamo a vedere cosa è cambiato e cosa aspettarci dalle scuderie “minori” in lotta per la rivalsa nel mondiale 2019.
Partiamo dalla Renault che ha chiuso la scorsa stagione con un ottimo quarto posto, la scuderia francese perde Sainz passato in Meclaren, ma acquista un fuoriclasse: Daniel Ricciardo il pilota star della Red Bull nelle passate stagioni ha deciso di sposare la causa giallo/nera. Con l’australiano, con il nuovo motore Ferrari e con l’incognita del motore Honda della Red Bull, la Renault si candida ad insediare il terzo posto della classifica costruttori. Un sorpasso mirato, che riporterebbe la scuderia vicina alle glorie di un tempo.
Torniamo poi in “casa nostra”, perché l’Alfa Sauber è la scuderia che più ha cambiato e che dopo otto lunghi anni riporta un pilota italiano tra le file della Formula 1. Antonio Giovinazzi, pugliese, classe ’93, è pronto a questa nuova sfida, e noi impazienti di rivedere finalmente il tricolore nella griglia di partenza faremo il tifo per lui. Insieme a lui ci sarà un veterano delle corse, Kimi Raikkonen infatti, torna alla Sauber, lì dove tutto era iniziato, per dimostrare che non è ancora da rottamare e che Iceman (così come viene chiamato) non si scioglie mai.
Un altro ritorno e un’altra matricola al servizio anche della Williams. Robert Kubica e George Russell, formano la line-up della scuderia britannica. Dopo l’incidente avvenuto nel 2011 quello di Kubica è un graditissimo ritorno: il polacco ritrova la monoposto dopo tanti anni ed è pronto a far sognare ancora i suoi tifosi. Il 21enne Russell, campione in carica di Formula2 si appresta ad esordire sul grande palcoscenico, con una macchina che però stando ai recenti test, non sembra aver ancora superato i problemi della passata stagione. Prima sessione di test saltata, nell’ultima invece è stata chiamata anzitempo ai box perché la macchina perdeva i pezzi, insomma se il buongiorno si vede dal mattino, questa sarà una stagione buia e in salita per la Williams.
Conferme in casa Haas con Grosjean e Magnussen pronti a bissare la buona stagione passata, cambia invece la MacLaren che, orfana di Fernando Alonso e con Vandoorne impegnato nella formulaE, si affida all’esperienza di Carlos Sainz e a Lando Norris per provare a migliorare quanto fatto lo scorso anno. Dopo il caos con il quale si è concluso il 2018 la Racing Point (ex Force India) si affida ancora a Sergio Perez, il quale non sarà però accompagnato da Esteban Ocon, divenuto test-driver mercedes, bensì da Lance Stroll figlio di Lawrence, attuale proprietario della scuderia.
Chiudiamo con la Toro Rosso, che si affida anch’essa all’accoppiata veterano-matricola, con il ritorno in pista di Daniil Kvjat e con l’esordio di Alexander Albon, classe 96. La scuderia italiana è una mina vagante che si prepara a far saltare gli equilibri del gruppo, così come ha dimostrato lo scorso anno.
Queste sono dunque le novità, le conferme e le analisi delle scuderie. Le parole però ormai stanno a zero, perché tra pochi giorni si riparte e a parlare sarà la pista. E allora impostate la sveglia per domenica, perché alle 6 a.m. il semaforo si spegnerà per la prima volta nel cielo australiano dando il via ad un’altra incredibile stagione di Formula1.
Buon mondiale a tutti.
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