Top of the Flop, 32a giornata
TOP
1) Donnarumma: i limiti rimangono evidenti, ma quando a 19 anni hai messo insieme 100 presenze con la maglia del Milan e quando per celebrare il traguardo decidi di esibirti in una parata assolutamente senza senso, bè allora si può sotterrare l’ascia delle critiche, chiudersi in un ammirato silenzio e applaudire. Gesto meraviglioso, compiuto con una naturalezza sconosciuta all’essere umano che riporta con la memoria al buon Dida contro l’Ajax. #maDONNArummaMia, voto: fantascientifico
2) D. Costa: qualche stolto l’ha definito “motorino brasiliano”. Una definizione calzante come chi compra una Ferrari e commenta “Ma sì è solo un mezzo di trasporto”. Giocatore infinito, frequenza di passo irreale, fantasia composta dei migliori liquori brasiliani, ieri è riuscito a fare un assist anche a Di Maio e Salvini, ma ha insaccato Berlusconi #SuperEroe, voto: piede di falco
Prestazione sontuosa.
3) Politano/Diabatè: se il Sassuolo non è ancora condannato alla Serie B lo deve all’85% ai goal di Politano. Uomo mercato che a Napoli ancora rimpiangono, sentenza ineludibile per i neroverdi. Il secondo ha più goal che presenze e credo basti dire questo e chiedersi perché a Benevento abbiano deciso di scoprirlo Solo un mese e mezzo fa #Cavalieri Dello Zodiaco, voto: letali
FLOP
1) Perisic: contro l’Atalanta per l’Inter non è mai una passeggiata e a maggior ragione quando hai uno, due, tre palloni, dovresti sentenziare l’avversario senza pensarci su troppo. Perisic non ci pensa su troppo gli basta ricordare che i Croati sono incostanti come un camaleonte in una vasca di smarties. Il resto sono le contenute bestemmie dei tifosi. #Sprecone, voto: così è se vi pare
2) Kalinic: si mangia un goal a metri due dalla porta (forse meno) che procura la scomunica per direttissima a tutti i presenti a San Siro, il resto è il solito corollario di lentezza e pressapochismo che a Milanello gli ha fatto guadagnare l’ambito trofeo di “Ciuccio 2k18” #Pugno Di Pollice, voto: Rolando
Stagione da dimenticare per il croato.
3) Nicolas: quando perdi venti minuti a piazzare una linea maginot che i nazisti possono accompagnare solo ma poi ti dimentichi di coprire il tuo palo e allora Verdi ritrova il goal dopo 5 stronzissimi mesi. Bene così Nicolas, tu e i francesi avete molto, moltissimo, da condividere #Stratega, voto: l’Harte della guerra
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