, 19 Febbraio 2018
2 minuti

Top of the Flop, 25a giornata


Top

1) Under: la sua mascella continua a lasciare basiti ma ora inizia a lasciare meno basiti del suo talento. Frizzante, tecnico, sempre in aiuto ai compagni con fosforo e brillantezza. La staffilata con cui risolve il week end friulano è una gemma da incastonare nei muri di Trigoria. Doveva essere Schick in principio, poi se semo giocati l’Under #RomaHaVinto, voto: Under21

2) Bernardeschi: quando Higuain esce dal campo, la tifoseria bianconera viene colta da epilessia generale. I bianconeri fanno entrare “Il Fede” e se la giocano senza centravanti di ruolo. Dopo qualche secondo poi la verità “Ma cazzo cene...” e in effetti... Berna salta tutti, crossa, va al tiro, ripiega. A pensare che in principio PER ALCUNI c’era il dubbio tra lui e Berardi. Bravo Fede, che bel giocatore, che bel giocatore #CheBelGiocatore, voto: Il Berna

5 gol e 7 assist in 988 minuti per Bernardeschi finora. Grandissimo impatto.

3) Allan: e se Allan fosse “Allandin”? Non sappiamo dove, come e cosa abbia strofinato ma il fottuto talento è dannatamente evidente. Uomo ovunque, suggeritore e pure finalizzatore. Quando si parla di contributo realizzativo da parte dei centrocampisti s’intende qualcosa di molto vicino a quello che Allan porta con costanza in campo di domenica in domenica #Allandin, voto: Tre desideri per Napoli

Flop

1) Chiellini: la bocciatura non è ovviamente legata alla prestazione bensì all’infamia di un comportamento, non il primo, che macchia la carriera di un buon giocatore nonché un uomo gentile ed educato (sì, ho avuto modo di conoscerlo). Giorgione… la grandezza è una virtù semplice, che comprende, tra le altre cose, il non aprire ad minchiam la poco lungimirante vena della furia cieca. Alla tua età avresti già dovuto capirlo. Ma forse non abbiamo capito niente e Belotti è solo ghiotto di stinche sul muso #ConorMcgregor, voto: c’ho i pugni nelle mani

2) Ranocchia: questa non è una vera e propria bocciatura, solo un consiglio accalorato: “Andrè, corri a Lourdes, perché ‘sta roba che i gatti neri si tocchino al tuo passaggio deve finire”. Scherzi a parte, l’autogoal è decisamente più ascrivibile a Skriniar che a lui e della retroguardia schierata contro il Genoa pare il più attento, dai Andrea, non mollare ma ti giuro… mai vista tanta sfiga #GiucasCasella, voto: Ghost Rider

Povero Andrea, per lui vale più che per qualsiasi altro giocatore il motto "se qualcosa può andare storto, lo farà".

3) Gagliardini: già il capello unto e tagliato in quel modo fa salire la voglia di carcere duro se poi si unisce all’atteggiamento abulico, la corsa da tetraplegico, il senso della posizione in perenne ritardo e la condizione fisica di un bomber da capotavola non restano che le bestemmie in ceceno. Gaglia, ma ti alleni o cosa? #Cosa, voto: Le bestemmie di Maria De Filippi

Fine delle trasmissioni. Per ora.


  • Nato il 6 aprile del 1988 a Milano figlio orgoglioso di una città che ama con odio. Nelle vene sangue misto che ne fanno un figlio del mondo senza fissa dimora. Tra un gin tonic e un whiskey ben concepito ha consacrato la propria esistenza all’arte della buona musica con De Andrè, Shane McGowan e Chat Baker a strapparsi pezzetti di anima. Il cinema come confessione condivisa. L’amore per la beat generation e per quel mostro di James Dean. Interista con aplomb anglosassone per il gioco più bello del mondo. Crede che verranno tanti giocatori meravigliosi ma più nessuno con la corsa di Nicolino Berti.

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