
- di Angelo De Vanna
Un'ottima Italia
Esordio per gli azzurri nel 2017, che giocano a Palermo contro l'Albania di Gianni De Biasi, in una partita agevole, almeno sulla carta. Gli azzurri vincono 2 a 0 una partita dal piano tattico scontato: gli albanesi giocano una gara difensiva basata su una difesa bassa, molto folta centralmente, volta ad innescare delle transizioni positive. Il gol arrivano su rigore di De Rossi causato da un atterramento di Belotti e da un colpo di testa di Immobile. Cerchiamo quindi di capire quali sono le caratteristiche dell'Italia di Ventura, analizzando soprattutto il nostro stile di gioco più che gli eventi di gara.
Italia che si schiera con un 4-4-2: davanti a Buffon (1000° gara in carriera) giocano De Sciglio, Bonucci, Barzagli e Zappacosta, mediana con De Rossi e Verratti, esterni Candreva e Insigne, in avanti Belotti ed Immobile.
De Biasi, che alterna il ruolo di CT a quello di opinionista sportivo, schiera i suoi con un teorico 4-3-3 flessibile che diventa un 5-4-1 in fase di non possesso, mentre in fase di possesso si trasforma in un 3-4-3: Hysaj, Veseli, Ajeti, Agolli davanti a Strakosha, a centrocampo Basha, Kukeli, Memushaj, tridente con Lila, Cikalleshi, Roshi.
Grande gara di Verratti, che pian piano sta diventando il fulcro vero della manovra azzurra, facendosi anche apprezzare in fase di non possesso grazie alla sua aggressività ed abilità nel difendere in avanti.
In generale ora, a differenza dell'Italia di Conte, la manovra passa sempre attraverso i 2 mediani, che sono costantemente coinvolti, ma non si inseriscono in area, restando sempre come riferimento centrale.
La presenza di Zappacosta e Insigne tra i titolari ci fanno capire come Ventura voglia impostare una gara offensiva: l'esterno del Toro interpreta il ruolo da terzino in modo molto propositivo, infatti in carriera ha spesso coperto il ruolo di esterno a tutta fascia; Insigne invece è ala pura, quindi meno propenso alla fase difensiva, ma che comunque il CT schiera in modo da avere una presenza tecnica non indifferente sugli esterni.
Il 4-4-2 dell'Italia permette una costruzione della manovra sempre pulita e ragionata: De Rossi e Verratti sono sempre a sostegno dei difensori, con Candreva che tende a venire a giocare in mezzo, liberando lo spazio per Zappacosta, mentre dall'altro lato Insigne è meno coinvolto, si nota in fase offensiva soprattutto nel cercare di tagliare alle spalle di Hysaj; le 2 punte Immobile e Belotti giocano molto strette e si cercano spesso, alternandosi nei movimenti a venire incontro ed in profondità.
Già dai primi minuti si capisce come l'Albania lasci impostare molto a Barzagli, con Cikalleshi che si orienta su Bonucci: l'ex Wolfsburg ha così molto sazio da percorrere palla al piede ed è bravo a servire esternamente Candreva o Zappacosta o a verticalizzare direttamente sulle punte.
Il sistema di marcature dell'Albania lascia libero di impostare Barzagli.
Ventura, consapevole della forza dei propri difensori, non ha timore a lasciare l'1 vs 1, dimostrando un atteggiamento aggressivo e orientato verso la riconquista veloce del pallone.
Gli azzurri in fase di non possesso si posizionano sempre con un 4-4-2 mentre l'Albania in possesso di dispone con un 3-4-3, con Kukeli che si abbassa tra i difensori.
In fase di possesso i terzini albanesi si allargano e diventa una difesa a 3.
L'Albania gioca con un baricentro medio basso, alternando in alcune fasi anche un pressing alto, che comunque non mette in difficoltà l'Italia grazie alle qualità in fase d'impostazione dei difensori ed alla bravura dei 2 mediani nel farsi trovare in zona luce. Dimostrano coraggio anche sull'avvio dell'azione, provando ad impostare con i difensori, ma quando non è possibile (grazie a pressing alto portato dalle 2 punte azzurre) il rinvio dal fondo è orientato su Roshi: in questo caso è Barzagli che si scambia di posizione con l'esterno granata ed andare al contrasto aereo con l'albanese.
Albania che alterna un pressing alto (come nella foto) ad un pressing difensivo.
Barzagli libero da marcature in modo da poter scalare esternamente in caso di rinvio dal fondo su Zappacosta. Si nota inoltre l'orientamento a uomo dell'Italia.
A livello offensivo si sono visti diversi movimenti interessanti: la collaborazione tra le 2 punte è ottima, come anche l'asse destro tra Candreva e Zappacosta, mentre si è giocato di meno sulla zona sinistra con De Sciglio e Insigne: questo era dovuto al fatto che, con Bonucci schermato la Cikalleshi, la manovra progrediva necessariamente sulla destra con la prima conduzione di Barzagli, e di conseguenza il lato sinistro veniva escluso.
Buona gara di Insigne, soprattutto considerando i compiti difensivi che solitamente non gli competono.
Candreva si comporta quasi da falso esterno.
Italia che si renderà pericolosa durante tutti i 90 minuti sulle palle inattive: infatti il rigore nasce da una situazione del genere.
Nel secondo tempo le cose non cambiano, anche se l'Albania è più propositiva e prova ad alzare in baricentro, sfruttando il mismatch tra Hysaj e Insigne sulle palle alte.
Viene coinvolto maggiormente il lato sinistro nel giro palla azzurro, anche se è sempre maggiormente attivo durante le fasi di riconquista, con un ottima collaborazione tra De Sciglio e Insigne, con quest'ultimo sempre pronto a capire quando scalare alle spalle nel momento un cui il terzino milanista prova una riconquista più alta.
Nel secondo tempo Insigne è più partecipe, viene a giocare in mezzo e a prendere palla direttamente dai difensori, svolgendolo stesso lavoro di Candreva nel primo tempo.
Insigne che premia il taglio di Candreva: ottima la coordinazione tra i 2 esterni opposti durante tutti i 90 minuti.
Al 70° l'Italia raddoppia sfruttando un cross, sul quale Immobile insacca di testa sfruttando l'inferiorità numerica di Hysaj nel difendere il lato debole, a causa dell'eccessiva attenzione dei difensori albanesi nel seguire la traiettoria del pallone e non gli uomini.
Nonostante questo l'Albania continua a difendersi con 5 uomini, provando però ad uscire più aggressivamente con i propri difensori ed alternando delle uscite forti con i propri centrocampisti: questo ha portato alla creazione di molti spazi sulla tre quarti.
5-4-1 dell'Albania in fase di non possesso.
Quando l'Albania alza più uomini sulla linea del pallone per l'Italia non è un problema: la qualità dei difensori esce fuori, agevolata anche dalle difficoltà dei difensori albanesi nell'accompagnare il tentativo di pressing alto degli altri 2 reparti.
Vittoria meritata per gli azzurri, notiamo in particolare una grande gara di Verratti, che sembra aver preso davvero in mano le redini del gioco azzurro; ottima prova anche del gallo Belotti che, oltre ai movimenti, dimostra sempre grandi doti atletiche e di forza, con una potenza dirompente impressionante.
Insomma un Italia che convince, con un Buffon quasi inoperoso e anche considerando la scarsa qualità degli avversari, le indicazioni per il futuro sono senz'altro positive.
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Nato a Mesagne il 6/7/1995 ma vive ad Erchie. Laureando presso la facoltà di scienze motorie di Urbino, calcio-dipendente al punto da dedicarvi la propria carriera universitaria e non solo, si diletta nelle analisi tattiche. Tuttora calca i peggiori campi di provincia nei diversi campionati dilettantistici e, tra una scivolata ed una sportellata, trova anche il tempo di allenare i ragazzi e festeggiare i numerosi trofei che la Juventus gli sta regalando. Collaboratore Sportellate.it
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